Trasacco. Avevano creato un vero e proprio sodalizio delinquenziale basato sulla differenziazione dei compiti e la verticizzazione dei ruoli nella commissione dello spaccio di sostanze stupefacenti. Da più di un anno avevano trasformato la Stazione Ferroviaria di Avezzano e Piazza Matteotti in un vero e proprio emporio dello stupefacente , un punto di riferimento per lo smercio di hashish e cocaina nell’intera Marsica. Eseguita un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di tre giovani marocchini domiciliati ad Avezzano e Pescina. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano, unitamente a personale delle stazioni dipendenti e del Nucleo Cinofili di Chieti questa mattina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Avezzano, D.ssa Proia su richiesta del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Avezzano, Dr. Roberto Savelli, titolare del relativo procedimento penale. A partire dall’estate del 2015, gli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia di Avezzano avevano avviato una serie di mirati controlli a contrasto dello spaccio di sostanza stupefacente nei pressi della Stazione ferroviaria. Tale attività aveva permesso agli organi investigativi della Compagnia Carabinieri di delineare un costante modus operandi ed il coinvolgimento di alcune figure ricorrenti nella gestione dei loschi traffici. Lo studio del fenomeno, riscontrato in costante aumento, e le acquisizioni info-investigative, facevano quindi emergere che dietro tali apparenti singoli episodi di spaccio vi fosse qualcosa di più complesso, una sorta di accordo tra spacciatori locali, tra di loro coesi nella spartizione del mercato e nel reciproco aiuto nel reperimento dello stupefacente. Le indagini da subito avviate dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Avezzano si concentravano sulla vasta e differenziata clientela dei pusher, giovanissimi, studenti, imprenditori, professionisti, coinvolti in circa 400 singoli episodi di spaccio di cocaina e hashish. Attraverso l’esame dei consumatori si arrivava alla certa identificazione di ben sette indagati, tutti extracomunitari domiciliati in area marsicana. Ruolo sicuramente primario nella gestione del fiorente mercato era espletato da BACHICH Rachid classe 1990, HARCHA Hicham classe 1987 e FAREH Mohamed classe 1975. I tre, operanti in stretta collaborazione con altri 4 extracomunitari della zona, già noti e deferiti all’Autorità Giudiziaria dai carabinieri del citato Nucleo, erano il centro pulsante di una fittissima attività delinquenziale che si estendeva comprendendo una vastissima clientela, spesso insospettabile e per la maggior parte composta da giovani e giovanissimi, proveniente da tutta l’area marsicana. Per tutti venivano raccolti consistenti elementi di prova volti a dimostrarne la gravità dell’attività di spaccio. La cessione dello stupefacente avveniva in luoghi dagli indagati facilmente controllabili ma non particolarmente isolati, questo presumibilmente per sottrarsi ad eventuali controlli da parte delle Forze dell’Ordine, luoghi che coprono in maniera strategica, strutturale e capillare l’intera area limitrofa alla ferrovia. Le misure cautelari intervengono in un quadro di gravi indizi di colpevolezza attribuibili in maniera inequivocabile all’accertata attività di spaccio di sostanze stupefacenti attuata in Avezzano, area limitrofa alla stazione Ferroviaria dove tale fenomeno ha assunto negli ultimi anni una dimensione rilevante, che è stato anche oggetto di un particolare interesse mediatico a livello locale. L’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Avezzano ha previsto l’esecuzione della custodia cautelare in carcere nei confronti di tutti e tre gli indagati difesi dagli avvocati Luca Motta, Pasquale Motta e Mario Del Pretaro.