Avezzano. Sono giorni tesi alla Vesuvius per l’annuncio della chiusura dello stabilimento di Avezzano. Oggi gli 83 dipendenti prenderanno parte all’assemblea con le parti sociali per avere chiaro il quadro di quello che sta succedendo. Dopo la notizia della chiusura definitiva dello stabilimento della zona industriale della città le parti sociali hanno convocato tutti i dipendenti per spiegare nel dettaglio quanto riferito nell’incontro al ministero dello Sviluppo economico dai delegati della casa madre e decidere insieme quali strade intraprendere. Questa mattina Domenico Fontana, della Filctem- Cgil sarà a palazzo di città per un faccia a faccia con l’amministrazione comunale. Il sindaco, Gianni Di Pangrazio, ha convocato un tavolo urgente con Fontana e l’assessore con delega alle Crisi aziendali, Alessandra Cerone per concertare azioni condivise a tutela dei lavoratori e dell’intero territorio. Sono infatti 83, di cui la maggior parte uomini, i dipendenti della Vesuvius che da dicembre rimarranno senza lavoro. Fontana ha già annunciato che grazie all’interessamento della Regione Abruzzo si stanno cercando nuovi partner per portare avanti l’azienda dove si producono piastre per altiforni, ma non è facile. “Nel resto dell’Abruzzo, per non parlare di altri Paesi, stendono tappeti rossi alle imprese, sia nuove che preesistenti”, hanno commentato i giovani del gruppo Marsica come on, “da noi, invece, le imprese vengono messe all’angolo e prese a pugni dall’amministrazione, per essere poi prese in giro da una burocrazia assurda che, invece di collaborare, dà il colpo di grazia. Questo processo di deindustrializzazione rende tutti noi sempre più poveri, disarmati dinanzi alla crisi economica ed incapaci di dare alle giovani generazioni le prospettive di lavoro e di vita che fiduciosamente attendono”.