Avezzano. Come ormai è noto a tutti, il capoluogo marsicano si trova nella “zona sismica 1”, la più pericolosa. Ma in che modo il terremoto potrebbe influire sulle diverse aree della città? “Le conseguenze di un terremoto dipendono dalle caratteristiche di resistenza delle costruzioni alle azioni di una scossa sismica” ci spiega il Geologo Fabio Galli “ma anche dalle caratteristiche del sottosuolo che ospita la costruzione; in particolare la vulnerabilità di un edificio è funzione di numerosi fattori come adeguatezza dal punto di vista progettuale, qualità dei materiali e modalità costruttive.
E’ ovvio che durante un terremoto la qualità delle costruzioni influisce sull’entità del danno, ma le conseguenza di crolli o danneggiamenti più o meno gravi vanno anche ricercati in una differente pericolosità sismica locale (espressione delle caratteristiche del sottosuolo), spesso a livello di singolo sito, determinata dal diverso modo in cui si propaga il terremoto nel sottosuolo o dall’instabilità del suolo stesso. Gli studi di Microzonazione Sismica iniziano il percorso finalizzato alla ricerca della pericolosità sismica del territorio urbanizzato. Questi studi preliminari vengono detti di “microzonazione” poichè individuano, all’interno di un territorio a scala comunale, le zone stabili, le zone stabili suscettibili di amplificazione locale e le zone soggette a instabilità, quali frane, rotture della superficie per faglie e liquefazioni del terreno (effetti co-sismici, cioè fenomeni di instabilità che si attivano durante o a seguito di un sisma)”.
A seguito del terremoto dell’Aquila la Regione Abruzzo ha finanziato per tutti i comuni degli studi eseguiti da geologi specializzati in studi di Microzonazione sismica. Tutti gli studi di microzonazione sismica comunale ad oggi pubblicati sono visibili e pubblicati qui. Oltre a quello di Avezzano per la Marsica sono disponibili e validati studi di primo livello di Balsorano, Cerchio, Civita d’Antino, Civitella Roveto, Collarmele, Colleongo, Lecce dei Marsi, Ortona dei Marsi, Ortucchio, Ovindoli, Pescasseroli, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Vincenzo valle Roveto, Scurcola Marsicana, Trsacco e villavallelonga.
Per quanto riguarda Avezzano nelle carte visionabili nella galleria sottostante è evidente la presenza diffusa di terreni stabili suscettibili ad amplificazioni locali (cioè il sisma può risultare localmente amplificato rispetto ad un’area considerata “stabile”); si osservi inoltre come il capoluogo sia soggetto in gran parte a rischio di potenziale liquefazione dei terreni. La Carta di microzonazione rappresenta un primo livello di conoscenza ( l’iter prevede l’approvazione di tre livelli di approfondimento), in ogni caso essa rappresenta una “fotografia a bassa risoluzione” del territorio comunale e ipotizza come le varie zone comunali si comporterebbero in caso di un eventuale sisma. L’esperta osservazione delle carte aiuta a comprendere, se ancora ce ne fosse bisogno, l’elevato grado di rischio sismico a cui è sottoposto il territorio di Avezzano. Questo studio pero’ non va inteso come un punto di arrivo ma come un primo passo verso la conoscenza in prospettiva sismica del territorio, e verso il traguardo della prevenzione. Si sottolinea infatti che lo studio è a scala comunale e che all’interno di ogni macro area, indicata da un determinato colore, possono trovarsi una serie di problematiche dal punto di vista sismico che devono essere accertate sito per sito ed edificio per edificio attraverso ulteriori e dedicate analisi del sottosuolo. In altre parole: Il rischio per gli edifici e le persone che li abitano, all’occorrenza di un terremoto di elevata energia, e’ inversamente proporzionale alla resistenza dell’edificio alle sollecitazioni ma soprattutto alla probabilità che il terreno di fondazione diventi instabile o trasmetta l’energia del terremoto all’edificio stesso. Il miglioramento della conoscenza prodotto dagli studi di Microzoonazione Sismica può contribuire concretamente, insieme a studi di vulnerabilità degli edifici e alle inevitabili analisi delle problematiche geologiche e sismiche di ciascun sito di edificazione, all’ottimizzazione delle risorse rese disponibili per interventi mirati alla mitigazione del rischio sismico. @francescoproia