Avezzano. Animazione “fruttuosa” per il Gal Terre Aquilane che ha chiuso alla grande la fase di acquisizioni di schede progetto mirate a conquistare il “pass” nel pacchetto dell’ asse Leader del Psr (piano di sviluppo rurale) Abruzzo 2014/2020 in scadenza il 9 settembre: 115 le manifestazioni di interesse -investimento globale di oltre 17milioni di euro- giunte da Comuni, Enti pubblici e privati, imprese e associazioni di tutta la Marsica nell’ambito delle 6 aree tematiche (turismo ambientale e culturale; energia e sviluppo del territorio; occupazione, integrazione e sviluppo sociale; innovazione tecnologica; cooperazione; agricoltura e ambiente) fissate dalla governance dell’ex Gal Marsica, ora Terre Aquilane, per concorrere al bando regionale da 24 milioni di euro di fondi comunitari destinati alle aree rurali. Una ghiotta occasione, quindi, per non mancare l’appuntamento con i nuovi fondi Leader per la folta compagine del Gruppo di azione locale della Marsica che conta ben 42 soci pubblici e privati: “le tante idee e proposte giunte da tutta la Marsica”, sottolinea il Presidente del Gal Terre Aquilane e consigliere comunale di Avezzano, Rocco Giancarlo Di Micco, in perfetta sintonia con i vice presidenti (Nino Garofali e Francesco Adduci) e i consiglieri di amministrazione (Sara Cicchinelli, Maria Di Genova, Flaviano Cosimati e Roberto Mecozzi),“segnalano il grande dinamismo e la grande voglia del territorio di essere protagonista del proprio futuro e dello sviluppo socio-economico della propria terra. Il Gal è pronto a fare la sua parte per partecipare all’appuntamento con i nuovi fondi europei con il progetto più appetibile”. Chiusa la prima importante fase, quindi, ora il Gal Terre Aquilane ha dato il là al delicato lavoro di analisi e valutazione nel dettaglio delle idee e proposte che andranno a “impreziosire” il progetto esecutivo da presentare alla Regione entro il 9 di settembre. Obiettivo: rientrare tra i 7 gruppi chiamati a gestire l’importante partita del nuovo Psr Abruzzo 2014/2020 che, nei prossimi anni, saranno i prim’attori dello sviluppo delle aree montane.