Avezzano. “Le triste sorte dei nostri vicini di casa, che peraltro fino al 1927 erano appartenenti alla nostra provincia, induce ad accelerare sulla questione dello stato di vulnerabilità sismica degli edifici comunali”. Questo l’appello del consigliere provinciale Felicia Mazzocchi che chiede immediatamente dei controlli sulle strutture pubbliche della città. “Queste dure lezioni impartite dalla forza della natura, ripetute nel tempo, con tante vittime al seguito, devono almeno indurre l’amministratore pubblico ad operare, celermente, la messa in sicurezza delle strutture pubbliche, in primis delle scuole. Duole constatare che ad Avezzano siamo molto lontani dall’obiettivo”, ha continuato la Mazzocchi, “in 5 anni qualcosa si poteva pur realizzare! Voglio ricordare, come consigliere provinciale, che nella città di Avezzano, non senza difficoltà e nel minor tempo possibile, come è doveroso operare per i ragazzi, per tutto il personale scolastico e per i docenti, tutte le scuole superiori sono state adeguate alla normativa sismica, dalla Provincia che ne è proprietaria, ed infatti, è notizia di questi giorni che il Sindaco avrebbe chiesto soccorso di aule sicure proprio alla Provincia. Ma lo scenario delle scuole e degli edifici di proprietà comunale è ben diverso. Se per un edificio il comune di Avezzano dichiara non solo l’inagibilità ma addirittura il pericolo di crollo (casa di riposo San Giuseppe di via Toscana), è doveroso chiedersi se per tutti gli altri stabili, oltre alle scuole, via America, piazza Torlonia, via Vezzia, la sede della Polizia locale, etc.. siano state prese le stesse precauzioni della verifica di agibilità e soprattutto della vulnerabilità sismica visto che vi stanziano circa 250 dipendenti, oltre al transito dei “mila”cittadini che vi si recano per i servizi. Il tempo è prezioso ed è grave che se ne sia perso così tanto, ora il nuovo municipio poteva essere terminato e tutte le scuole d’infanzia, elementari e medie, con un po’ di decisionismo in più, potevano essere messe in sicurezza. I genitori certo non dimenticano che a luglio 2014 il quotidiano Il Centro rese noto un inquietante studio fatto dagli uffici comunali sulle scuole. Da allora cosa è cambiato? L’amministrazione di un comune deve avere a cuore il bene degli abitanti ed ha bisogno di coraggio e celerità non certo di rinviare problemi scottanti, tanto più se con i soldi a disposizione.
È dovere del Primo Cittadino pubblicare gli esiti degli studi geologici di staticità strutturale effettuati e, pertanto, da cittadini ci aspettiamo un preciso inventario di tutti gli edifici comunali, nessuno escluso, e che non si replichi paventando strumentalizzazioni che non esistono. Non è il momento delle chiacchiere ma della corretta informazione. È utile ripetere, se non ancora chiaro, che il popolo ha bisogno di conoscere la situazione attuale reale di tutte le strutture pubbliche attraverso un elenco dettagliato che ne evidenzi l’agibilità e il grado di vulnerabilità sismica in modo da fugare quelle che ora sono legittime preoccupazioni”.