Tagliacozzo. E’ necessaria l’istituzione della frazione di Marsia per risolvere una volta per tutte i problemi del mancato sviluppo della località turistica montana di Tagliacozzo a causa dell’assenza di fogne e servizi primari. E’ questa la richiesta al Comune di Tagliacozzo a cui deve essere dato seguito entro 30 giorni, e arriva da uno dei residenti della località montana, Luigi Maldera, difeso dall’avvocato Marco Petitto. “E’ necessario delimitare subito la frazione geografica del comprensorio con tutti gli adempimenti conseguenti a tale determinazione”, spiega Maldera, “tra cui quello più importante: il completamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria ancora non realizzate nel comprensorio di Marsia”. Ora il comune, e in particolare il sindaco in carica, rischia la denuncia penale. Infatti con un’altra richiesta dello stesso tipo il Tar Abruzzo, con la sentenza del 4 aprile 2008, si è già pronunciato accogliendo il ricorso favorevolmente, condannando il Comune di Tagliacozzo a provvedere in merito all’istanza di completamento delle opere di urbanizzazione. I sindaci che si sono succeduti negli anni hanno ignorato questo provvedimento ma ora Maldera torna alla carica lancia un ultimatum. Secondo il Tar, infatti, la mancanza di rete fognaria e delle altre opere primarie ha determinato e sta continuando a determinare un ingente danno economico a Maldera, e di conseguenza a tutti gli altri residenti, oltre che all’intera comunità di Tagliacozzo a causa del mancato rilancio turistico del comprensorio montano, definito uno dei più belli del Centro Italia. Una deduzione, quella del Tar, abbastanza ovvia. Un problema mai risolto negli anni. “Presenteremo un esposto alla Procura per l’annosa inerzia dell’amministrazione comunale”, conclude Maldera, “situazione che ha consentito nel corso degli anni diversi abusi da parte di associazioni e consorzi che operano illegittimamente nel comprensorio. Per tale motivo diffidiamo il sindaco Vincenzo Giovagnorio a provvedere in base alla richiesta del 20 maggio 2016 concludendo il procedimento amministrativo. In caso contrario agiremo per vie legali”.