Avezzano. E’ stato fissato al 18 ottobre il rito abbreviato per Pietro Catalano, 50 anni, il buttafuori accusato dell’omicidio di Marco Callegari (46) avvenuto a Tagliacozzo la scorsa estate. E’ queato stabilito dal giudice per l’udienza preliminare, Maria Proia, nel corso dell’udienza di ieri mattina. Catalano si è presentato in tribunale intorno alle 9 e ha atteso in fondo all’aula, in attesa della decisione del gup. “QUando si è scagliato contro di me con il martello mi sono difeso”, ha sottolineato, “all’inizio ho sparato a terra”. Dopo l’omicidio Catalano era ferito alla testa. Ora dovrà presentarsi davanti al collegio giudicante per il rito abbreviato condizionato alla testimonianza di due persone: il figlio della compagna, un minorenne, e uno dei coimputati, Alexandru Parvulescu (37), il romeno amico di Catalano che era finito in prognosi riservata anche lui a causa delle martellate alla testa subite. Il provvedimento di ammissione del rito abbreviato ha interrotto la decorrenza dei termini di custodia cautelare che sarebbe scaduta il 10 settembre e che avrebbe permesso al 50enne, attualmente ai domiciliari, di tornare in libertà. Ora dovrà restare ai domiciliari sempre se oggi non verrà accolto, dal tribunale del Riesame dell’Aquila, il ricorso della parte civile, rappresentata dall’avvocato Antonio Milo. Tutte le eccezioni di nullità della difesa di Catalano, riguardanti le notifiche agli avvocati, sono state rigettate. Sempre a ottobre, ma non con rito abbreviato, compariranno davanti al giudice, accusati di rissa, Alessandro Bogdan Musetescu (28), Ioan Bogdan Stoica (28), Ionut Ichim Rosu (31), Ion Hergheleigiu (34), Alexandru Parvulescu (37), tutti romani, e Stefano Lucidi (42), quest’ultimo amico della vittima. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Patrizia Ciciarelli, Leonardo Casciere, Franco Colucci, Andrea Tinarelli, Sonia Giallonardo e Antonio Pascale.