Avezzano. Il 9 luglio, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, l’artista Franco Sinisi nella villa romana di Avezzano presenterà “Art flash mob – tra luoghi e non luoghi antico-contemporaneo”, venti opere (quadri e istallazioni) sul tema dell’identità, codice a barre, e sui flussi immigratori che modificano l’identità dei luoghi e dei popoli, Mare nostrum. Sinisi per la settima volta ripropone l’evento dopo Tagliacozzo (chiostro di San Francesco 2014), Ripacandida (palazzo Chiari 2014), Avezzano (castello Orsini 2015), Rionero in Vulture (ex carcere Borbonico 2015), Avezzano (castello Orsini 2016) e sul social network pagina Facebook 2016. Cambiare luogo è trasformare anche il significato dell’esposizione d’arte, aprendolo all’interscambio di valori temporali, cromatici e culturali. L’opera d’arte vive nuove contaminazioni e si modifica, accrescendosi di significati in tempi e luoghi diversi dall’originale luogo di creazione. Mutando il luogo espositivo per la medesima collezione d’arte, cambia anche la fruibilità delle opere e del luogo stesso. La ricerca dell’equilibrio tra opera e luogo espositivo, che sia esso luogo o non luogo è stato il filo conduttore del progetto “Art flash mob”. In questo mondo, sottoposto a radicali trasformazioni, è mutata la percezione del tempo, oppressa da una “sovrabbondanza di avvenimenti” che a sua volta provoca una “accelerazione della storia”. Se muta il concetto di spazio, che si riduce a un punto nel momento stesso in cui il mondo ci si spalanca dinanzi, muta anche la figura dell’ego, dell’individuo, che sempre più si considera un mondo a sé. Si vive di conseguenza, una situazione di eccesso di tempo, di spazio, di individualità, grazie alla quale la modernità novecentesca si è trasformata in una surmodernité che esige nuovi modelli d’analisi antropologica (Marc Augé). Ma che accade nella surmodernità, quando l’eccesso cancella i tratti distintivi dell’esistenza, li confonde, li rende fluidi e inafferrabili? E’ qui che affiora il concetto di non-luogo come spazio tipico della nostra condizione contemporanea. Da qui si srotola la ricerca di Franco Sinisi “Art Flash Mob” che il prossimo 9 luglio sarà esposto all’interno dei resti archeologici della villa romana di Avezzano. La grande villa, oggi situata nella periferia di Avezzano e in epoca romana appartenente al territorio di Alba Fucens, è stata rinvenuta in occasione della realizzazione di un centro commerciale e, dopo lo scavo, è stata oggetto di un progetto di valorizzazione che ne consente la fruizione. In uno degli ambienti aperti sull’atrio, è conservato un pregevole mosaico con motivi figurati, di cui quello centrale policromo. La villa testimonia anche le attività agricole e produttive che si svolgevano nelle campagne della città di Alba Fucens, nel costante dialogo tra il centro urbano e il territorio circostante. Franco Sinisi con la sua versatilità sperimentale e i suoi codici visivi produce una visione dell’arte dai lineamenti originali e stigmatizza la ricerca dell’identità e la sua unicità, mediante la suddivisione geometrica e modulare dell’opera. Lo sfondo cromatico ricco di flussi emozionali rappresenta sentimenti disparati come il vortice della sensualità, l’abisso dell’istinto, la giostra della follia, la metafisica del pensiero e le paure esistenziali dove èthos e aesthetica narrano un inedito ritratto dello spazio e del tempo (Erminia Turilli). L’organizzazione è della soprintendenza archeologia dell’Abruzzo, Fucino 2016 archeologia a chilometro zero, associazione culturale “Etereoarte”, “Limes” società cooperativa archeologica, Pro Loco Avezzano, centro commerciale “I Marsi”. L’ingresso sarà libero. Per informazioni: [email protected].