Carsoli. Attesa per la IV edizione del pellegrinaggio ciclistico, che prenderà il via da Carsoli (piazzale antistante il distaccamento della polizia stradale) sino al santuario della Santissima Trinità (Vallepietra, Roma). Al centro dell’itinerario, quindi, è il santuario della Santissima Trinità, dove i partecipanti osserveranno un momento di preghiera, deporranno una croce e un gagliardetto Anps, firmato dai partecipanti unitamente a un mazzo di fiori. Meta di un incessante e popolarissimo pellegrinaggio a piedi dai paesi del Lazio e dell’Abruzzo, sull’antica via dei pellegrini marsicani, si raggiungerà il vicino confine che separava un tempo il territorio del Papa dal Regno dei Borboni. Lo scenario è quello della parte centrale della catena, al confine tra Lazio e Abruzzo. Un territorio che porta ancora incisi i segni dei monaci, degli eremiti, dei pellegrini che nei secoli hanno sostato fra queste valli. Anche la toponomastica, dal monte di Vallepietra, che fino al secolo scorso si chiamava monte Sion, al paese di Cappadocia, sul versante abruzzese, evoca una spiritualità che travalica i confini del mondo occidentale. Il santuario della Santissima Trinità, posto alle falde del colle della Tagliata, è il testimone più importante di questa ricerca del sacro: custodisce l’affresco della Trinità, datato intorno al XII secolo, di stile bizantino, raffigurante tre figure identiche in atteggiamento benedicente alla maniera greca (mano sollevata unendo il pollice all’anulare). Ancora oggi la chiesa è affollata meta di pellegrinaggi, in particolare dal Lazio e dall’Abruzzo, che culminano nella festa della Trinità, la domenica dopo Pentecoste. Il pellegrinaggio di Vallepietra è studiato da antropologi e folkloristi per la sua originalità. Il dato che differenzia l’esperienza religiosa di Vallepietra da altri luoghi di culto è la persistenza del pellegrinaggio a piedi (trattasi di una rivisitazione in chiave sportiva-religiosa). Soprattutto dopo la Pentecoste e in coincidenza con la festa della Trinità, decine di migliaia di persone si incamminano dai paesi del versante ciociaro e sublacense o dai paesi abruzzesi per raggiungere il santuario. Alla manifestazione è prevista la partecipazione di circa 150 ciclisti, la maggior parte appartenenti alla polizia di Stato e simpatizzanti dell’Anps, liberi dal servizio. Lungo tutto il percorso, di circa settanta chilometri, è garantita l’assistenza esterna fornita da volontari. Nei pressi del santuario sarà, inoltre, allestito un punto di ristoro con distribuzione di panini e bevande, offerti a tutti i partecipanti dall’organizzazione.
L’iniziativa – ormai giunta alla sua IV edizione – vuole essere un testimonianza in favore dei valori veri dello sport, della lealtà come sentimento fondante dell’amicizia e della disciplina sportiva, nonché un momento di intima riflessione e preghiera. Inoltre, nell’ambito di tale evento, saranno raccolti dei fondi in favore della comunità “Incontro di Amelia” di don Gelmini, nota per l’impegno nella lotta all’emarginazione e al disagio sociale dei giovani, con particolare interesse a tutte le forme di dipendenza (tossicodipenza, ludopatia, cyber dipendenza, disturbi della personalità). Ogni anno “Pellegrinando” ha una tematica che pervade tutta la manifestazione, questa volta nell’anno giubilare non poteva che essere quello della misericordia il tema per cui vogliamo correre e recarci in questa simpatica impresa ciclistica.