Avezzano. Lo avrebbe preso a sprangate per rapinarlo della paga mensile da bracciante. Ora il giovane straniero, Mohamed Bigdad, 34 anni, di origine marocchina, disoccupato, è stato assolto dal tribunale di Avezzano perché il fatto non sussiste e per mancanza di prove a suo carico. I fatti risalgono al 2011 quando lo straniero, con a carico un decreto di espulsione dal territorio nazionale emesso dalla Questura di Roma, avvicinò il connazionale che stava rientrando dal lavoro con in tasca 950 euro, la paga di diversi mesi di lavoro nei campi del Fucino. Il 23enne, M.E.A., in regola con il permesso di soggiorno, quella sera non passò come faceva di solito al bar di Pietragrossa, a Paterno, ma prima di raggiungere la sua abitazione venne bloccato dietro un vicolo dal connazionale. Ci fu una colluttazione dopo che gli era stato intimato di consegnare il denaro. Riuscì prima a fuggire e poi chiamò il 112 per denunciare di essere stato aggredito da un gruppo di connazionali, armati anche con una spranga di ferro con la quale era stato ripetutamente colpito affinché consegnasse la somma di denaro. Nel frattempo riuscì a difendersi proteggendo i soldi con il suo corpo e riparandosi dalle sprangate con le braccia. Riuscì anche a tornare a casa nascondendo i soldi. Sul posto arrivò una pattuglia del nucleo operativo della compagnia di Avezzano. Dopo aver raccolto tutti gli elementi utili per ricostruire la vicenda e sulla scorta della descrizione somatica fornita dal giovane aggredito, i militari dell’arma riuscirono a individuare uno dei componenti della banda, quello che brandiva la spranga. Era infatti ancora davanti al bar del paese. Fu subito arrestato con l’accusa di tentata rapina aggravata in concorso con dei complici mai individuati. Il 34enne assolto era difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta. Il giovane marocchino che riuscì a proteggere la sua paga ottenuta dopo mesi di lavoro, finì in ospedale a causa delle lesioni subite nel corso dell’aggressione. Fu medicato e venne ricoverato con una prognosi di alcuni giorni.