Avezzano. Il palazzo è inagibile e i residenti sono costretti a vivere in una tendopoli. Ora il rischio è quello igienico sanitario. E’ la storia infinita della palazzina di via Mattarella dove, a seguito dell’incendio della scorsa settimana nel piano seminterrato, i condomini stanno vivendo una situazione surreale. A causa dei disagi dovuti alla condizione delle fognature, che attualmente sono danneggiate, è stato necessario installare una tendopoli in cortile a disposizione delle 24 famiglie che vivono nell’edificio. Gli scarichi finiscono infatti proprio all’interno dei garage andati in fiamme e ciò rischia di portare a problemi di carattere igienico sanitari. Un’altra questione è quella legata a presunti danni che il fuoco avrebbe arrecato alla struttura portante, in particolare alle colonne di cemento armato. “Non sappiamo cosa pensare”, affermano gli inquilini, “ci sono state fornite versioni contrastanti riguardo alle conseguenze dell’incendio”. E’ stato già eseguito un sopralluogo dei vigili del fuoco oltre a un’ispezione dell’immobile disposta dal sindaco Gianni Di Pangrazio. Ora però i problemi principali e più imminenti con cui devono fare i conti le 24 famiglie, soprattutto marocchine e dominicane, è quello dell’acqua e delle fogne. Il Consorzio acquedottistico marsicano (Cam) ha eseguito degli interventi per il ripristino della rete danneggiata e sono state avviate tutte le pratiche necessarie per risolvere gli altri disagi. A distanza di una settimana, però, la situazione sembra essere in fase di stallo tanto che è stato necessario l’intervento della protezione civile e della croce rossa per l’allestimento della tendopoli. Nella palazzina abitano molte famiglia marocchine, ma anche rom e famiglie avezzanesi e in passato ci sono stati anche casi di occupazione abusiva di appartamenti. Tutti chiedono all’unisono che si trovi una soluzione in tempi brevi prima che la situazione diventi ulteriormente preoccupante.