Avezzano. Associazioni e comitati mobilitati contro i tagli alla sanità nella Marsica e nella valle Peligna. Dopo l’intervento di esponenti politici a causa dei reparti accorpati all’ospedale di Avezzano, chiusi “per ferie” a quello di Sulmona, mentre nelle strutture di Tagliacozzo e Pescina diversi servizi sono sospesi da mesi nonostante le sentenze del Tar che hanno annullato i tagli del commissario alla Sanità Gianni Chiodi, ora prendono posizione i cittadini. Sul drammatico scenario della sanità nella provincia, dopo gli interventi del senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl, secondo cui si viaggia a due velocità penalizzando Marsica e Valle Peligna, e dell’onorevole Gianni Lolli (Pd), che ritiene infondata tale analisi, a parlare sono il Tribunale del Malato, il comitato provincia dei Marsi e quelli a difesa degli ospedali minori.
«Quando arrivano aspre critiche sulla pessima gestione della nostra Asl», spiega Edoardo Facchini del Tribunale per i diritti del malato rivolgendosi al manager della Asl Giancarlo Silveri, «critiche costruttive e soprattutto collaborative che rivolte da Associazioni di Volontariato che forse si vorrebbero ridurre al silenzio bisognerebbe accettarle e prenderle in considerazione. Sono anni che andiamo ripetendo le stesse cose e le nostre rassegne stampa lo testimoniano con cadenze frequenti. E’ ora che i sacrifici che ci vengono costantemente richiesti e che siamo costretti a fare, sortiscano il beneficio di servizi che però non funzionano, parlo non solo di quelli ospedalieri ma anche di quelli riguardanti la Sanità sul territorio. Lei non può assolutamente non tener conto che l’Alto Sangro, la Valle Peligna e, in parte, la Marsica hanno, in questo periodo, esigenze che si sommano a quelle dei normali periodi dell’anno. Noi abbiamo sul territorio decine di migliaia di persone che rinunciano alle ferie per mancanza di denaro e non per scelta propria e che hanno bisogno di assistenza sanitaria, a loro si aggiungono decine di migliaia di turisti perché esiste un turismo di montagna. La risposta a questo esorbitante numero di presenze è che molti servizi si chiudono e non è vero che si è provveduto a garantire il funzionamento in maniera diversa “per fare in modo che nessuno venga lasciato senza assistenza” come da Lei affermato “sul Centro di martedì 9 agosto 2011”. Aggiunga che reparti ospedalieri che già soffrivano per carenza di personale e non solo di personale, vengono in questo periodo investiti da un carico di lavoro insopportabile. Siamo sufficientemente vessati da ogni parte per poter dire, “ora basta”! Abbiamo bisogno di risposte immediate e concrete, diversamente continueremo a denunciare agli Organi Competenti le interruzioni di Pubblico Servizio.
«Questo Comitato», afferma Francesco Santellocco del Comitato provincia dei Marsi, «accoglie positivamente le dichiarazioni del Sen. F. Piccone e del Direttore Generale della ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, dott. G. Silveri, contrarie alle ipotesi di chiusura di numerosi reparti ed Unità Operative Complesse dell’Ospedale di Avezzano previste dalle delibere n° 44 e n° 45 del 2010, nonché dal decreto n° 15/2011 del Commissario ad Acta per la Sanità della Regione Abruzzo, dott. G. Chiodi e del sub-commissario dott.ssa G. Baraldi. Stante comunque la posizione quantomeno ondivaga ed ambigua già tenuta sullo stesso tema dai due soggetti citati, l’azione di contrasto delle iniziative irresponsabili ed incomprensibili messe in atto dal duo Chiodi – Baraldi finalizzate all’indebolimento mirato e metodico del sistema sanitario marsicano, saranno non solo mantenute ma intensificate da parte del Comitato Territoriale Provincia dei Marsi. Purtroppo, non riusciamo a fidarci di chi (G. Silveri), continuando a ripetere meccanicamente che “la sospensione di alcune attività ospedaliere è assolutamente provvisoria”, intanto procede ad autorizzare le sospensioni e le chiusure di reparti dell’Ospedale di Avezzano o di chi (F. Piccone), riconoscendo che ’’il territorio marsicano, peligno e sangrino, pagano più di tutti la cosiddetta razionalizzazione della riforma sanitaria” dall’altro appoggia incondizionatamente, a livello politico, il piano di riordino sanitario del Presidente G. Chiodi che di fatto decreta l’annientamento dello stesso sistema sanitario marsicano. Per queste ragioni, visto anche il permanere della latitanza di molti dei nostri imbelli rappresentanti politici ed istituzionali a livello locale, provinciale e regionale, impauriti e paralizzati, di fronte ad una aggressione totale dei diritti e degli interessi del proprio popolo, il Comitato Territoriale Provincia dei Marsi continuerà a lottare a tutti livelli ed in tutte le sedi (anche governative) per difendere il diritto fondamentale alla salute dei cittadini marsicani, con l’obiettivo di continuare a garantire la sussistenza presso l’Ospedale “SS. Filippo e Nicola” di Avezzano di tutti i servizi necessari alla totale ed efficace gestione degli scenari di emergenza/urgenza (di cui il reparto di Neurochirurgia è un elemento fondamentale), e siano mantenuti attivi nella Marsica ed anzi potenziati, tutti i poli di eccellenza sanitaria esistenti, rimuovendo il criterio demenziale previsto dalla delibera n° 45/2010, in base al quale “le discipline che presentano una sola Unità Operativa Complessa per l’intera Azienda devono essere collocate logicamente nel presidio ospedaliero del capoluogo di provincia”. Per ultimo invitiamo amichevolmente l’On. G. Lolli (PD), intervenuto in maniera del tutto strumentale e demagogica a commentare le dichiarazioni del Sen. F. Piccone, ad occuparsi dei problemi del suo territorio e di non intromettersi più in futuro su vicende che riguardano la Marsica. L’On. G. Lolli (PD), ispirato dal più becero e retrogrado campanilismo arriva addirittura a creare una immonda alleanza con il Presidente della Regione Abruzzo G. Chiodi (PDL) di cui difende a spada tratta il piano di riordino sanitario, pur di opporsi alle giuste rivendicazioni del popolo Marso».
Rita Tabacco del comitato pro ospedale di Tagliacozzo ha incontrato ieri mattina il sindaco Maurizio Di Marco Testa, sollecitando un incontro con il manager. Il primo cittadino si è detto «disposto al dialogo e pronto ad ascoltare le richieste del comitato facendo ulteriori pressioni sulla Asl, anche dopo le iniziative legali intraprese». Il riferimento è alle sentenze del Tar che hanno dato ragione al comune disponendo la riapertura dei reparti». Il sindaco ha inoltre nominato «una commissione sanitaria a costo zero che sta studiando un piano per rilanciare l’ospedale con il personale attualmente a disposizione».