Avezzano. Ha preso il via ieri il processo sull’appalto per la ricostruzione del liceo Classico Torlonia di Avezzano che vede imputati l’imprenditore Claudio D’Alessandro e l’ex dipendente della Provincia dell’Aquila Claudio Cifani. Per loro l’accusa è di corruzione. Il processo rappresenta un filone d’inchiesta della maxi indagine della Procura della Repubblica di Pescara “Shining light” condotta dagli uomini della Forestale e nata dal ritrovamento di un promemoria di tangenti. D’Alessandro avrebbe annotato le dazioni in denaro consegnate a diversi pubblici ufficiali. A CIF avrebbe consegnato due somme di 5.500 e 10.000. CIF per gli inquirenti è Domenico Cifani, funzionario della Provincia di L’Aquila e direttore dei lavori inerenti la messa in sicurezza del liceo classico Torlonia di Avezzano aggiudicati al Consorzio Stabile Abruzzo Lavori. L’uomo, davanti ai giudici dell’Aquila, ha ammesso di essere lui il CIF e di aver ricevuto le somme in denaro da D’Alessandro in un casello autostradale, ma si è difeso dicendo che erano pagamenti per delle consulenze che stava effettuando per l’imprenditore e non riconducibili all’appalto in questione. Cifani ha dichiarato che per tali prestazioni non ha emesso nessuna fattura. Domenico Cifani, inoltre, insieme a Walter Angelo Specchio, ex segretario generale della Provincia, risulta indagato per falso in un procedimento parallelo che riguarda sempre il liceo Torlonia. Secondo l’accusa, il falso consisterebbe in un timbro e firma su una proposta tecnica di variante dei lavori.