Avezzano. Arriva dal tavolo di lavoro istituito dall’Adunanza dei sindaci, riunitasi nei giorni scorsi presso la sala consiliare del Comune di Avezzano, la proposta alternativa a quella indicata nel piano di razionalizzazione degli ambiti sociali, varato dalla Regione in osservanza della legge regionale n. 5 del 2008. Nell’indirizzo concordato dagli amministratori marsicani: il mantenimento di due ambiti sociali, con Avezzano mono ambito e un ambito composto da Valle del Giovenco, Marsica 1, Valle Roveto, con la gestione della Comunità Montana. Una proposta condivisa mirata a rafforzare la cooperazione tra i comprensori, evitando al contempo l’impoverimento e la dispersione delle risorse e dei meccanismi che finora hanno garantito una buona gestione del cruciale settore. Presenti all’incontro, con il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, l’assessore Fabrizio Amatilli e Massimo Luciani, direttore dell’ANCI Abruzzo: Gianluca De Angelis, sindaco di Lecce nei Marsi; Domenico Palma, sindaco di Luco dei Marsi; l’assessore Americo Montanaro, delegato per il Comune di Trasacco; Francesco Ciciotti, sindaco di Capistrello; Enzo Di Natale, sindaco di Aielli; il consigliere Luigi Soricone, delegato per il Comune di Pescina;Antonio Mostacci, sindaco di Collarmele; Quirino D’Orazio, sindaco di San Benedetto dei Marsi; l’assessore Mario Mazzetti, delegato per il Comune di Carsoli; la consigliera Maria Antonietta Zaurrini, delegata per il Comune di Celano; il consigliere Antonio Salustri, delegato per il Comune di Magliano de’ Marsi; Rosanna Salucci, sindaco di Collelongo; Giancarlo Porrini, sindaco di Massa D’Albe; Domenico Mariani, sindaco di Castellafiume; l’assessore Anselmo Del Fiacco, delegato per il Comune di Cerchio; Angelo Poggiogalle, vicesindaco di Tagliacozzo, l’assessore Elettra Di Cristofano, delegata per il Comune di Scurcola Marsicana; Gianclemente Berardini, sindaco di Gioia dei Marsi. “Avezzano guiderà la cabina di regia, con i rappresentanti delle tre zone, al fine di garantire e migliorare i servizi, partendo da una sinergia che potremo concretizzare anche con delle convenzioni. In questo modo opereremo anche tenendo conto della prospettiva, possibile, di dover diventare un ambito unico, ma ci arriveremo con una struttura funzionale – ha dichiarato il presidente dell’Adunanza, Giovanni Di Pangrazio, accogliendo favorevolmente le osservazioni esposte dai delegati del gruppo di lavoro, nonché la riconferma dell’investitura di Avezzano quale centro ideale e punto di riferimento del territorio marsicano – noi abbiamo investito molto nel sociale, garantiamo tanti servizi che nei piccoli comuni non ci sono, e questo deve essere il modello da esportare anche in altri comuni. Attraverso i nostri sforzi congiunti stiamo facendo sì che la Marsica si delinei sempre più come un insieme forte e coeso, capace di agire ed esprimersi in modo unitario”.
Quirino D’Orazio, sindaco di San Benedetto dei Marsi, ha sottolineato l’importanza della preservazione della Comunità Montana, costituita da professionalità da anni impiegate nel settore, con un prezioso know-how da non disperdere. “Per la prima volta possiamo presentarci in maniera unitaria – ha sottolineato l’assessore Mario Mazzetti – e siamo l’unico territorio in Regione che si esprime con un’unica voce”. Un forte richiamo alla partecipazione ed alla vigilanza è giunto dall’assessore Americo Montanaro “Molti servizi sono carenti anche per colpa della politica. Io invito tutti i sindaci a partecipare ai lavori. Il Comune di Avezzano è da prendere come esempio, in particolare per quanto riguarda il servizio di istituzionalizzazione dei bambini; su questa linea potremo procedere ad esempio con l’appalto unico per l’assistenza scolastica: per sviluppare un sistema funzionale, come rimarcato anche dal sindaco Giovanni Di Pangrazio, dobbiamo procedere con la costituzione di una cabina di regia e scelte condivise”. Sulla stessa linea Gianluca De Angelis “Con due piani di zona, si potrà formare un tavolo tecnico per farli collimare il più possibile, stipulando anche delle convenzioni su determinati servizi di area vasta. Manteniamo il tavolo attivo e la comunicazione costante per il sociale: se non si partecipa ai processi decisionali o non si dà il proprio contributo alla definizione delle proposte, poi non ci si può lamentare delle proposte e delle scelte fatte dai tecnici. Non abbassiamo la guardia su questi temi”. La proposta, poi trasmessa agli Uffici regionali dall’ANCI Abruzzo, è stata approvata all’unanimità.