Cerchio. Sole sul tetto dei palazzi in costruzione, sole che batte sul campo di pallone… Così Francesco de Gregori esordiva in quella che è passata alla storia come una delle più celebri serenate calcistiche. Eppure i sogni si avverano. Spesso la fatica e l’abnegazione sono sinonimo di risultato e di successo. Linda Tucceri Cimini, classe ’91, ha coronato il suo sogno: quello che fa battere il cuore di ogni bambino, giocare a calcio. Unica femminuccia della famiglia trascorreva il tempo, nel campetto situato proprio sopra casa sua, scambiando passaggi con i fratelli, Riccardo e Flavio. I due, dotati anch’essi di un grande talento, hanno, involontariamente, trasmesso la loro immensa passione per questo fantastico gioco. Quello che ha fatto la differenza, poi, è stata la forte consapevolezza e la voglia di arrivare. Sono stati proprio questi fattori a far sì che alle mille attenzioni dei coetanei, che se la litigavano al pari o dispari, si aggiungesse quella della Lazio femminile che la lanciò nel calcio che conta. A distanza di pochi anni, Linda, ha mantenuto quella fame: quella voglia di dimostrare il suo valore. Nella riviera romagnola ha trovato il suo habitat naturale: partita dal Cervia, nell’anno 2014/2015 ha vestito la maglia della blasonata Torres, per poi tornare,oggi, sempre lì a “casa sua”, con la maglia del San Zaccaria di Ravenna. Scelta di cuore, questa, che è riuscita a dare alla giocatrice la giusta dimensione psicologica tanto da regalarle il passpartout per approdare,in azzurro alla conquista della qualificazione a Euro 2017 in Olanda, alla corte di mister Antonio Cabrini. Oggi a venticinque anni, Linda, è una professionista completa e il suo cuore batte ancora come la prima volta che ha calciato un pallone e ancora adesso, quando calca il prato verde, i suoi occhi non hanno mai smesso di sognare. Alex Amiconi