Tagliacozzo. Parla il giovane coinvolto nell’aggressione della notte di Pasqua a Tagliacozzo: non sono una persona omofoba, io rispetto tutti. Piazza dell’Obelisco è stata scenario nella notte tra sabato Santo e la domenica di Pasqua di un’aggressione tra alcuni ragazzi della cittadina. A.A., 27enne, e N.P.Z., 26enne, sono finiti al pronto soccorso con una prognosi di 8 e 6 giorni e i carabinieri della compagnia di Tagliacozzo hanno avviato un’indagine per far luce sulla vicenda e capire se c’era realmente dietro una matrice omofoba. “Sono arrivato in piazza intorno alle 4.30 e già c’erano il ragazzo e la ragazza che erano stati cacciati da un locale”, ha raccontato il ventunenne, “camminavano e offendevano dei giovani che erano lì fuori senza alcun motivo, avevano alzato un pò troppo il gomito. Il ragazzo, poi, ha alzato il tiro cominciando a usare parole pesanti. Io ho risposto e abbiamo iniziato a litigare ma non perchè lui è gay, solo perchè continuava a offendermi prendendosela addirittura con mio padre”. Il clima in piazza dell’Obelisco si è fatto sempre più caldo e alla fine anche la lite tra il 27enne e il 21enne è degenerata. “Quando ho sentito che faceva delle illazioni su mio padre ho reagito dandogli del gay”, ha continuato l’universitario, “ho sbagliato, lo ammetto, ma lui non la smetteva e mi è venuto anche addosso. In quel momento gli ho dato una spinta ed è caduto a terra. Non volevo fargli del male, nella mia vita non me la sono mai presa con le persone più fragili di me. Lui ha riferito di essere svenuto in realtà continuava a urlare e non voleva che nessuno gli si avvicinasse”. Nonostante fosse tardi in piazza dell’Obelisco c’erano molti giovani che hanno assistito alla scena. “E’ stata una questione di attimi”, ha concluso il ragazzo, “è arrivato un uomo alle mie spalle e mi ha dato due cazzotti in faccia. Era una persona adulta sopraggiunta in un secondo momento. Sono rimasto stordito dai pugni, poi sono andato a casa e mi sono fatto accompagnare al pronto soccorso. Mi hanno dato 15 giorni di prognosi, ho 5 punti interni al labbro e lo zigomo gonfio. So che in questa vicenda è intervenuto anche l’Arcigay, io vorrei precisare che dietro tutto ciò non c’è nessuna matrice omofoba. Ci tengo perchè io rispetto tutti”.