Tagliacozzo. Sarà il vicesindaco, Angelo Poggiogalle, su indicazione del Prefetto, ad esporre il Volto Santo, domenica prossima, in occasione della festa della Benedizione, la più importante manifestazione della municipalità tagliacozzana. Per antica tradizione spetta al sindaco della città l’onore di avere tra le mani la venerata effigie. Quest’anno la particolare ricorrenza avrà un significato diverso dal solito. L’inchiesta della Procura della Repubblica, che ha portato in carcere il sindaco Maurizio Di Marco Testa e agli arresti domiciliari l’assessore alla cultura, Gabriele Venturini, vede indagato anche lo stesso Angelo Poggiogalle. Una giunta dimezzata e un consiglio comunale azzerato nella sua operatività, non rendono il giusto spirito ad un’antica tradizione. Il cerimoniale di questa solenne ricorrenza annuale è codificato da secoli, anche se negli ultimi anni, se ne sono perse alcune caratteristiche di non secondario valore. Il Sindaco di Tagliacozzo, con la Giunta e l’intero Consiglio Comunale, alla sera del sabato, venivano accolti dal parroco dei Santi Cosma e Damiano nel cortile antistante la Chiesa e venivano introdotti nel presbiterio, dove attendevano altre autorità locali. Il sindaco quindi si poneva innanzi alla “ruota” della clausura attraverso la quale la Badessa delle monache benedettine faceva passare la Sacra Effigie che veniva subito esposta alla venerazione dei Fedeli in un’artistica raggera dorata del XIX secolo. Lo sparo di mortaretti e il suono festoso delle campane accompagnava il rito. Seguivano i vespri solenni presieduti dal vescovo dei Marsi. Al termine, nei saloni del vicino Palazzo Ducale, il sindaco offriva un sontuoso rinfresco a tutte le autorità civili, militari e religiose e alla cittadinanza intervenuta. Siamo lontani da quei tempi, siamo lontani dal giusto approccio storico-culturale che una vera città d’arte meriterebbe. (g.r.)