Avezzano. Rinviati a giudizio per il 12 dicembre 2017 dinanzi al Giudice del Tribunale di Avezzano Anna Carla Mastelli, D’O. D. (33 anni), D’O. L. (26 anni) e V. S. (28 anni) tutti di Avezzano, accusati di falsa testimonianza per fatti avvenuti durante una loro deposizione nel giugno 2014. La vicenda trae origine da un procedimento penale risalente all’anno 2009, a carico di un altro giovane avezzanese D’A. D. (33), accusato di lesioni personali aggravate, nei confronti di un carabiniere, L. V., il quale, intervenuto per sedare una lite scoppiata fuori ad un noto bar di Avezzano, veniva colpito violentemente con pugni oltre che con una testata al volto che gli provocava la rottura del setto nasale e lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. Chiamati a testimoniare sull’accaduto, i succitati testimoni oculari, però, spinti probabilmente dall’amicizia che nutrivano nei confronti dell’allora imputato, decisero di dichiarare il falso, sostenendo che il carabiniere, costituitosi parte civile ed assistito dall’avvocato Roberto Verdecchia del foro di Avezzano, non fosse stato affatto colpito dall’imputato, bensì sarebbe caduto da solo, inciampando a dei tavoli, provocandosi così le refertate lesioni. Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, ed a seguito di altre testimonianze, però, è chiaramente emersa la mendacia di tali dichiarazioni, stante anche la presenza di altri testi presenti. Tale processo si è poi concluso con la condanna dell’imputato per lesioni personali ad anni 3 e mesi 2 di reclusione, condanna confermata anche in secondo grado, circostanza che ha indotto il p.m., Dr. Maurizio Maria Cerrato, a formulare a loro carico l’accusa di falsa testimonianza, ritenendo ormai sufficienti le prove a loro carico per poter sostenere l’accusa in giudizio. A seguito dell’udienza preliminare, tenutasi in data odierna dinanzi alla Dr.ssa Maria Proia, il Gup del Tribunale di Avezzano ha deciso di rinviare a giudizio i tre giovani avezzanesi, ritenendo palese la fondatezza dell’ipotesi accusatoria formulata dal p.m.. I tre sono difesi dagli avvocati Antonio Pascale e Carmelo Occhiuto del foro di Avezzano.