Tagliacozzo. “La vile aggressione omofoba consumatasi nella notte tra sabato e domenica nel centro di Tagliacozzo, dove un ragazzo di 27 anni ed una sua amica sono stati percossi, getta un comprensibile velo di insicurezza sulle vite di ogni singolo omosessuale e lesbica dentro e fuori la provincia dell’Aquila e ci induce a riflettere ancora una volta sul totale disinteresse della politica locale al tema dell’omofobia”. Questo il commento del presidente di Arcigay Massimo Consoli L’Aquila, Leonardo Dongiovanni, “la vicinanza di Arcigay alle vittime: la violenza non sia d’ostacolo alla nostra libertà; quanto accaduto va condannato socialmente e perseguito penalmente. Auspichiamo che i due ragazzi non esitino a denunciare gli aggressori. Sono molti i casi di omofobia in questa provincia, pochi quelli che vengono denunciati pubblicamente e troppi quelli che vengono fatti passare per qualcos’altro, benché quegli insulti (a cui poi seguono puntuali le percosse), vadano a riproporre uno schema che conosciamo fin troppo bene, in cui puntualmente i colpevoli si dissolvono in una nube di omertà. Ora che le unioni civili tra persone dello stesso sesso sono un tema di grande attualità politica anche per il nostro Paese, non dobbiamo farci trovare impreparati di fronte all’incremento di manifestazioni di odio che pullulano su tutto il territorio nazionale. L’Abruzzo resta una regione territorialmente difficile; è di vitale importanza che le persone LGBT imparino a fare rete dentro e fuori le associazioni restando in contatto tra di loro, perché nulla passi inosservato o sia soggetto a mistificazioni, neppure nelle realtà più remote del territorio. Restiamo a disposizione per ogni tipo di aiuto e segnalazione”.