Tagliacozzo. La salute è uguale per tutti. Allo stesso modo, è uguale il servizio sanità offerto dai presidi ospedalieri “scrociati” dai tagli. Sembra che questa volta a pagarne le conseguenze, sia stato direttamente il primo cittadino di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, che sabato sera, colpito da un dolore acuto per colica renale, ha dovuto
attendere ben un’ora e mezza l’ambulanza che dall’ospedale civile di Avezzano arrivasse nella cittadina per soccorrerlo. Prima dell’arrivo, il sindaco è stato prontamente accolto dal dottor Piccirilli e dall’infermiera, turnisti presso il punto di primo intervento dell’Ospedale Umberto I di Tagliacozzo. In base al racconto dei protagonisti, i medici hanno adottato tutte le operazioni necessarie del caso, dimostrando un’elevata capacità professionale.
«Una tempistica”, protesta Di Marco Testa, “che fa acqua da tutte le parti e che, di certo, non risponde all’appello dell’hashtag #LaSanitàCheCambia coniato, a suo tempo, dall’assessore regionale Silvio Paolucci». Come per il trasporto ferroviario della linea Roma-Pescara, i disagi vissuti nel punto di Pronto intervento dell’Umberto I, purtroppo, non sono una novità. Sono diverse le persone che ne lamentano l’inefficienza, dovuta ai numerosi tagli effettuati negli anni. Ad oggi, è in corso una vera “Iliade” per difendere il punto dalla definitiva chiusura ed è proprio la presidente del Comitato di difesa Pro Ospedale, l’avvocato Rita Tabacco che lamenta in primis questo default dell’Umberto I “«Dal giorno in cui il nostro pronto soccorso è stato trasformato in un punto di primo intervento”, afferma, “impoverito di un mezzo salvavita indispensabile quale un’ambulanza in servizio H24, la situazione sanitaria della Marsica Ovest, è a rischio. Non si rispecchiano affatto i cardini normativi contenuti nell’intesa Stato-Regioni del 5 agosto 2014, la quale pone attenzione proprio sui pronto soccorsi considerati al di fuori dei parametri indicati nei Piani Sanitari”, spiega la dottoressa “nello specifico, per i pronto soccorsi delle isole e dei paesi montani come Tagliacozzo, il presidio di sanità deve essere istallato o mantenuto”, continua la Tabacco,“la lunga attesa del sindaco è il risultato della privazione dell’ambulanza nostrana, un tempo punto di riferimento efficace e fondamentale per il bacino della Marsica occidentale. La mancanza di un presidio di sanità h24 fa sentire il suo peso”, conclude audacemente, “in tutti i modi, noi continueremo a lottare per riportare l’attenzione su una sanità mal gestita e assolutamente sforbiciata nei suoi servizi essenziali al punto che siamo arrivati a dover pregare Dio perché non vi sia troppo traffico tra Avezzano e Tagliacozzo”. Il bacino dell’Umberto I si estende per una zona molto ampia, comprendendo il comune di Carsoli, quello di Sante Marie, le numerose frazioni di Tagliacozzo, e per vicinanza anche il comune di Scurcola. Sicuramente un Di Marco Testa “non molto fortunato” in quest’ultimo periodo, tra l’altro molto vicino alle prossime elezioni. Quest’ultimo episodio, che fortunatamente non ha visto gravi conseguenze, evidenzia una situazione di “stallo” per l’Umberto I. Come affermato dalla Tabacco, un efficiente punto di primo intervento h24 è fondamentale non solo per prevenire spiacevoli eventi come quello del sindaco, ma per garantire l’efficienza e la validità di un principio che è, o dovrebbe esserlo a questo punto, al vertice della scala dei valori istituzionali: la sanità. Raffaele Castiglione Morelli