Tagliacozzo. I cittadini sono pronti a scendere in piazza Duca degli Abruzzi. Questa mattina alle 11, il popolo e le istituzioni si riuniscono per manifestare solidarietà nei confronti del sindaco Maurizio Di Marco Testa protestando contro l’attentato incendiario alle tre auto di famiglia. Sotto sequestro dalla scientifica dei carabinieri, nelle macchine ancora non è stata trovata traccia di un agente esterno che abbia causato l’esplosione, mentre è stato ritrovato dai vigili del fuoco il punto di innesco all’interno della Fiat Cinquecento che ha causato l’esplosione. Molte circostanze dell’accaduto continuano a far presupporre un atto decisamente doloso. Domenica scorsa, il consiglio comunale straordinario, con la partecipazione anche dei rappresentanti regionali, Lorenzo Berardinetti e Maurizio Di Nicola, si sono schierati a sostegno del primo cittadino condannando ogni eventuale atto brutale e promuovendo la manifestazione di domani, durante la quale, le attività commerciali rimarranno chiuse per sottolineare la loro vicinanza al sindaco. Il giallo rimane ancora irrisolto. Il sindaco Maurizio Di Marco Testa continua a chiedersi il perché senza però trovare una risposta. Qualcosa che ha fatto o piuttosto qualcosa che non ha fatto potrebbe aver spinto qualcuno ad agire? Molti pensano all’ipotesi di un atto vandalico di un esaltato, forse di una persona che ha perso tutto, che tramite un gesto vile e meschino abbia deciso di sfogare (contro il sindaco) il suo mal di vivere, alimentato sicuramente da una forte tensione. A qualcuno, l’attentato delle auto fa ripensare all’incendio avvenuto il 3 luglio nell’Ippodromo dei Marsi, vicino Gallo, dove si sospettava addirittura la mano della malavita. Il processo di affidamento dell’ippodromo è, inoltre, tra gli atti su cui indaga la procura della Repubblica di Avezzano e che vede iscritto nel registro degli indagati anche il sindaco. È ancora nebbia fitta, insomma, mentre si attende in ogni caso il responso della squadra speciale dei carabinieri affinché possa dare risposte più certe sul grave episodio. Raffaele Castiglione Morelli