Tagliacozzo. Un viaggio nel tempo attraverso la storia del suono dalle prime registrazioni vocali fino all’era del digitale. La mostra, inaugurata negli spazi museali del convento San Francesco e che rimarrà aperta fino al 27 agosto, è unica nel suo genere. Dal titolo “Fonografica – La riproduzione del suono da Edison al digitale”, è stata inaugurata alla presenza del sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali, Francesco Giro. Si tratta di un itinerario che parte da macchinari che oggi sono veri e propri cimeli da museo, un mix tra capacità artigianali e conoscenze tecniche. Sono esposti oltre trecento pezzi, centinaia di accessori, materiali promozionali e documentazione scientifica che riguarda la storia e gli esperimenti sulla fono-discografia, oltre a 400mila supporti. Si va dai primi e rari macchinari semi-sperimentali di fine Ottocento a incisione su fogli di stagno (i tinfoil), fino ai dischi più recenti a 33 e 44 giri, con i relativi giradischi.
Alla cerimonia di inaugurazione nel chiostro di San Francesco erano presenti il sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, il direttore generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d’autore, Maurizio Fallace, il direttore dell’Istituto Centrale per i Beni sonori ed audiovisivi, Massimo Pistacchi, il presidente dell’Aici, Franco Salvatori, e il presidente dell’associazione pro loco di Tagliacozzo, Gaetano Blasetti. L’esposizione, è stata patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Direzione Generale per le Biblioteche, dall’Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi, dal Comune di Tagliacozzo e dalla Pro Loco.
«Siamo lieti di ospitare nella splendida cornice museale del convento di San Francesco questa mostra», ha sottolineato il sindaco, «un viaggio suggestivo nella storia del suono, dai primi esperimenti di fine ‘800 ai giorni nostri. È affascinante», ha aggiunto, «poter ammirare come questo lungo excursus, che va dalle prime scoperte in materia fino agli ultimi supporti digitali messi a punto dalla tecnologia moderna, sia collocato in uno scenario artistico e religioso simbolo di tradizione e storicità. È inoltre significativo che la nostra città, una delle prime nel territorio a essere dotata di energia elettrica, nel 1888, possa ospitare questo viaggio spazio temporale che sicuramente accenderà la curiosità dei visitatori e catturerà l’attenzione degli addetti ai lavori. La tradizione del luogo e l’innovazione della mostra», ha concluso Di Marco Testa, «danno pregio all’esposizione e offrono un’opportunità in più ai cittadini e ai turisti di Tagliacozzo per arricchire il proprio bagaglio storico culturale».
Per il sottosegretario Giro si tratta di «una mostra importante dal punto di vista culturale. Voci memorie e tradizioni», ha spiegato, «ci appartengono grazie a sforzi inimmaginabili di persone che hanno lavorato per riprodurre la voce umana in modo da custodire memorie del passato. Per tante necessità», ha aggiunto, «abbiamo bisogno di documenti scritti, ma non deve stupire che Fallace oltre ai beni librai ha responsabilità nell’ambito dell’audiovisivo. Una mostra anche politicamente molto importante perché la comunicazione ci rende più responsabili come cittadini».
«Una mostra promossa per porre l’attenzione del più ampio pubblico su tale patrimonio», ha affermato Fallace, «non solo per il suo straordinario interesse documentale ma nella consapevolezza che oggi libri, carte, dischi produzioni sono re e visive supporti antichi e contemporanei del sapere, della scienza e dell’arte debbano integrarsi in un’offerta culturale unica, capace di soddisfare un’utenza sempre più esigente e abituata a “navigare” all’interno del patrimonio, stabilendo riferimenti e legami possibili grazie alle opportunità determinate dall’uso delle tecnologie dell’informazione».