San Benedetto dei Marsi. “Abitare in una città romana, visita a Marruvium”: si è tenuta ieri pomeriggio la visita guidata (gratuita) ai reperti archeologici di Marruvium. Una passeggiata archeologica organizzata dalla soprintendenza per i beni culturali dell’Abruzzo, in seno al programma “Fucino 2016. Archeologia a chilometro zero”. Un luogo che vive un metro e mezzo sulla storia, un’occasione per parlare di archeologia che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e della municipalità locale. In particolare, erano presenti: in rappresentanza dell’amministrazione comunale sambenedettese, il sindaco Quirino D’Orazio, la vicesindaco Maria Di Genova, gli assessori Erminia Raglione e Danilo Mastrodicasa; per la soprintendenza per i beni culturali dell’Abruzzo, la dottoressa Emanuela Ceccaroni. Marruvium era un’antica città dell’Italia centrale, il principale centro dell’antico popolo italico dei Marsi, sulle sponde del lago Fucino. Capitale dei Marsi, fin dal I millennio avanti Cristo, conservò tale ruolo fino all’assoggettamento a Roma, avvenuto nel tardo IV secolo avanti Cristo. Custode del passato e partecipe delle trasformazioni, l’attuale San Benedetto dei Marsi conserva alcune vestigia dell’antica Marruvium. Tra queste, spiccano per valore artistico: l’anfiteatro romano, la domus romana, il portale della cattedrale di Santa Sabina, la strada romana basolata e i Morroni. Un inestimabile patrimonio archeologico, dalla grande rilevanza storica e culturale, che il sindaco D’Orazio ha voluto ricordare durante la visita ai tesori marruviani: “Una grande opportunità per riscoprire la nostra storia, le nostre radici e il nostro glorioso passato”. Antonio Salvi