Avezzano. “Nella Marsica la pace è di casa”: 30 gennaio 2016, una data da segnare sul libro dei ricordi della nostra terra. In questo giorno vivremo il grande dono di incontrare Ernesto Olivero, fondatore del Serming (servizio missionario giovani), che insieme ad altri amici ha dato vita ad una realtà famosa oggi in tutto il mondo per il suo incessante impegno a favore degli ultimi e per la sua instancabile ricerca della giustizia, della solidarietà, del bene comune e soprattutto della pace. Dal 1983 il Sermig ha trovato casa negli spazi del vecchio arsenale militare di Torino, ora diventato arsenale della pace, una struttura aperta all’accoglienza e all’assistenza degli ultimi. Olivero sarà ad Avezzano invitato da una serie di realtà locali che hanno dato vita alla tavola della pace: Agesci, Azione cattolica, Centro missionario, migrantes, Rindertimi, Ufficio di pastorale familiare. Dietro le sigle si nascondono ragazzi, giovani, adulti che durante tutto il mese di gennaio (e non solo) si sono impegnati a vivere concrete esperienze di pace: lo slogan scelto “La pace è di casa” apre le porte della casa, il luogo per eccellenza dedicato all’accoglienza e alla cura delle buone relazioni. Questo cammino troverà il suo suggello nella giornata del 30 gennaio, divisa in due momenti: la mattina alle ore 11, presso l’aula magna del liceo “Benedetto Croce”: di Avezzano, Ernesto Olivero incontrerà i sindaci e gli studenti della Marsica per riflettere sul tema “Dal disarmo la pace” e poi il pomeriggio dalle ore 15, nella chiesa dello Spirito Santo, un momento di festa con la partecipazione del fondatore del Sermig, prima di recarsi tutti insieme in marcia alla campana della pace in piazza Nardelli. Un appuntamento che arriva alla fine di un mese, ma anche all’inizio di un percorso che guarda lontano. Le associazioni che hanno dato vita alla tavola della pace desiderano infatti che essa sia un luogo per ripensare insieme – in uno spazio pubblico e con tutti i cittadini che vorranno, credenti e non credenti – i temi della convivenza sociale, della solidarietà, dell’impegno civico per il dialogo e la pacificazione tra individui e gruppi, popoli e paesi. Un’esperienza di confronto insomma su alcuni eventi che stiamo attraversando, con domande e interrogativi per imparare meglio a comprendere la situazione attuale dell’umanità, le criticità e le prospettive di vita dell’uomo, tra le paure, le angosce e le interminabili umiliazioni alle quali è sottoposto in questo tempo, sotto ogni latitudine. Per dire insieme che nella Marsica la pace è di casa!