Carsoli. Sul tema degli olezzi nauseabondi e possibile inquinamento nella Piana del Cavaliere si registra la presa di posizione di Domenico D’Antonio, ex sindaco e capo gruppo di minoranza di Futuro Certo: “Si apprende che lunedì p.v. è previsto, in Comune, un incontro con le famiglie per discutere sull’inquinamento atmosferico nella Piana del Cavaliere e della presenza di toluene nell’aria. Data la delicatezza dell’argomento ho evitato finora volutamente di intervenire; in tali situazioni ritengo, infatti, sia opportuno, da parte di tutti, mantenere un comportamento equilibrato e non speculativo (in un senso o nell’altro) al fine di non turbare la serenità delle famiglie e non creare allarmismi che potrebbero rivelarsi inutili e non suffragati dai dati. Occorre, d’altro canto, considerare che situazioni del genere che possono incidere sulla salute pubblica non debbono essere assolutamente affrontate in modo superficiale, anche dal punto di vista della comunicazione e dell’informazione istituzionale, e fare in modo che siano percorse tutte le strade possibili per dare risposte certe, documentate e tranquillizzanti per i cittadini.
A tal proposito, dal mio punto di vista, ad integrazione di quanto le diverse amministrazioni della Piana del Cavaliere hanno già fatto e stanno facendo, ritengo sia necessario lavorare su alcune direttrici comuni:
- Impegnare la Regione, attraverso i rappresentanti istituzionali, nel far installare stazioni di monitoraggio provviste di strumentazione analitica in grado di fornire in continuo dati sulla qualità dell’aria nelle 24 ore e nell’intero anno; è la stessa Arta Abruzzo-distretto provinciale di L’Aquila, che afferma “ad ogni buon fine si precisa che, a causa della breve durata della campagna di misura, i dati rilevati non raggiungono l’obiettivo di qualità dei dati previsti per il periodo minimo di copertura sia come misura in sito fisso che come misura indicativa (D.lgs. 155/10)”;
- Allargare l’attenzione non solo al toluene ma anche agli idrocarburi policiclici aromatizzati (IPA), trovati anch’essi in misura elevata nelle rilevazioni. Ora mentre l’Arta distretto dell’Aquila non ha provveduto ad effettuare rilevazioni su tale sostanza, l’Arta distretto di Chieti afferma “per quanto attiene agli Idrocarburi Policiclici Aromatici la media del periodo riferita a tutti gli IPA composti da almeno 4 anelli aromatici è stata di 120 ng/m. il 26/10 alle ore 17:00 è stato rilevato il considerevole valore massimo orario di 697 ng/m. Occorrerebbe, quindi, avere dati e rilevazioni anche su IPA composti da meno di 4 anelli aromatici che potrebbero derivare anche dalla combustione di rifiuti urbani;
- Sollecitare le risposte dall’Istituto Superiore di Sanità al fine di ottenere risposte veloci sulle conseguenze ed i rischi per la salute e l’incolumità dei cittadini derivanti dalla presenza di concentrazioni elevati di tali sostanze nell’atmosfera;
- Velocizzare al massimo le procedure ed i processi per la demolizione e la ricostruzione dell’edificio scolastico dando tempi massimi alle famiglie per la realizzazione delle opere che comporterebbero un allontanamento dei ragazzi dalle zone a maggiore esposizione ambientale.
Operando in tal modo, credo che si possa evitare il diffondersi delle ansie e delle paure che si iniziano a percepire e si ridarebbe serenità e tranquillità alle famiglie.”