Avezzano. La riorganizzazione delle autorità portuali può essere un’occasione importante per la Marsica. Ad annunciarlo è il vice presidente della Provincia, Nicola Pisegna Orlando. “Con incomprensibile distacco la politica della Marsica sta seguendo le vicende relative all’approvazione del Decreto sulla riorganizzazione e razionalizzazioni delle autorità portuali che colloca i porti abruzzesi sotto l’egida del porto di Ancona”, ha commentato, “questa scelta tradirebbe la funzione di cerniera tra adriatico e tirreno che i nostri porti , soprattutto quello commerciale di Ortona , avrebbero dovuto recitare secondo la visione strategiche dell’allora presidente del consiglio Romano Prodi e che portarono cospicui investimenti sul porto di Ortona e sul centro smistamento merci della Marsica che a questo doveva essere funzionale e complementare. Se poi il Presidente dell’autorità portuale di Civitavecchia , Pasqualino Monti, si dichiara ben felice di accogliere lo scalo di Ortona sotto la struttura di sistema che fa riferimento al porto laziale, noi marsicani dovremmo essere oltremodo entusiasti. Solo a titolo d’esempio lui sostiene che questa combinazione consentirebbe di intercettare il consistente traffico di merci che dalla Turchia raggiunge oggi la Spagna viaggiando su gomma da Istanbul a Barcellona. Viaggiando in modo intermodale mare-gomma, si risparmierebbe una giornata e si abbatterebbero di molto i costi. Questo ritorno del sistema mare al centro delle politiche economiche e strategiche del nostro Paese ci fa riflettere su come le scelte che matureranno in queste settimane non saranno ininfluenti sulle aree interne . La possibilità che ha il presidente D’alfonso è quella di portare l’intero territorio regionale a condividere tale impostazione( accordo con Civitavecchia) perché così anche le aree interne ne avranno da guadagnare . La possibilità che abbiamo è quella di costituire assieme ad altri porti un nuovo accesso da sud per le merci rispetto alle regioni dell’Europa continentale: dalla Svizzera , all’Austria alla Baviera , fino ai paesi senza sbocco sul mare dell’Europa orientale e dei Balcani. Basti pensare che nel mediterraneo passa circa il 20% dell’intero traffico marittimo mondiale e che tale percentuale è in continua crescita. Bene hanno fatto il Presidente D’alfonso ed il consigliere regionale con delega ai trasporti Camillo D’Alessandro a non accettare l’ipotesi di sottostare sotto l’authority di Ancona e chiedere un incontro con il Ministro Delrio ,nelle more dell’approvazione definitiva del decreto, per proporre l’intesa con Civitavecchia. Sarebbe peraltro un ottimo segnale di dignità e di orgoglio che la nostra regione dà alle Marche che maldestramente sta lavorando con Umbria e Toscana per la costruzione della macroregione di mezzo che prevede una grossa infrastruttura di collegamento tra i due mari come dimostrato dall’incontro dei Presidenti di Giunta che hanno siglato il cosiddetto “ patto del Sagrantino” in Umbria e da quello tenutosi nella giornata di oggi a Recanati da parte dei Presidenti dei Consigli regionali”.