Celano. Saranno più di quattrocento i fedeli che venerdì, dalle 9, parteciperanno al convegno organizzato dalla Pontificia facoltà Teologica “San Bonaventura – Seraphicum” dei frati minori conventuali e dedicato a fra Tommaso da Celano, poeta e primo biografo di San Francesco. Le adesioni all’incontro internazionale sono in costante aumento e solo da Celano arriveranno a Roma più di duecento persone, tre pullman di Comune e parrocchia, oltre a tanti celanesi che viaggeranno autonomamente. Un altro autobus partirà da Tagliacozzo, escludendo coloro che raggiungeranno il Seraphicum con la propria auto. Altre persone, infine, arriveranno da Castelvecchio Subequo. Nel convento francescano del comune subequano è custodita una preziosa reliquia quattrocentesca contenente una fiala con il sangue del Santo di Assisi e a cui oggi i devoti ricorrono attribuendole poteri taumaturgici. Alla questione riguardante il frate marsicano si è già interessato anche papa Francesco e ciò fa ben sperare per l’iter del processo di beatificazione. A rivitalizzare questo percorso è stato il rinvenimento fortuito di quella che ormai è conosciuta come la “Vita ritrovata di San Francesco”, grazie alle ricerche del noto medievista francese Jacques Dalarun, che sarà presente al convegno internazionale di Roma. Questa scoperta, unita alle iniziative promosse dal Comune di Celano, dal sindaco Settimio Santilli e dai frati conventuali del convento di San Francesco ha aperto una finestra per una ulteriore conoscenza sia del Poverello di Assisi, sia del suo primo agiografo. Il piccolo codice francescano scritto da Tommaso stava per essere messo all’asta, ma dopo una trattativa è stato acquistato dal dipartimento Manoscritti della Biblioteca Nazionale di Francia. Altre novità che ruotano intorno a Francesco e Tommaso sono la creazione di una fondazione, a cui hanno aderito già i Comuni di Celano, Tagliacozzo e Sante Marie, dove il fraticello poeta è morto, e alcuni enti ecclesiastici. Inoltre gli atti del convegno che si terrà al Seraphicum verranno resi pubblici a Celano, nel corso di una importante manifestazione, il 24 settembre 2016. Tutto ciò è finalizzato sia alla questione della beatificazione, sia alla riscoperta delle opere di Tommaso da Celano, non solo come biografo, ma anche come poeta.