Avezzano. Giornate ricche di storia, di antropologia, pedagogia accompagnate da ricerche su culti e tradizioni in prospettive multiculturale. In questo modo, è trascorsa questa speciale settimana nel Liceo statale “Benedetto Croce” di Avezzano. A partire da domenica scorsa, la scuola, che offre tre diversi indirizzi di formazione (liceo delle scienze umane, liceo economico e sociale e il neo liceo linguistico), ha aperto le porte al pubblico mostrando le numerose attività e gli impegnativi progetti svolti dagli studenti con il sussidio degli insegnanti, al fine di promuovere il patrimonio culturale e formativo dalla scuola stessa. Nei primi tre giorni si sono svolti tre diversi convegni, ciascuno in relazione al diverso indirizzo di formazione; nel contempo, nelle varie aule gli studenti hanno proposto ai visitatori i loro progetti didattici realizzati con cura, impegno e passione: nel piano terra, gli studenti del II G del linguistico hanno effettuato un lavoro di ricerca sulla storia e sulla formazione del Parco Nazionale d’Abruzzo, il cui progetto originario del Parco, risale proprio a Benedetto Croce, cui è stato intitolato il Liceo.
Tuffandosi in contesto multiculturale, il secondo piano ospita il progetto “Percorso di una realtà simbolica”, che in ambito antropologico- musicale raccoglie melodie, balli, curiosità e tradizioni di diverse parti del mondo: a partire dallo spagnolo Flamenco, interpretato in arte dalla giovane Beatrice Macerola del II L (ling.), si passa ai vari culti musicali dell’America Latina, realizzati dalle studentesse del V C (ling.), per poi approfondire l’argomento con gli alunni del 2 I (ling.), che hanno illustrato una storia musicale dall’africa nera alle melodie dell’hip pop, attraversando l’affascinante mondo delle melodie WaltDisney. Non è mancata la parte scientifica con gli studenti del III F (Les) e nell’altra i rappresentanti del V A (Les): in aula che riprende allegoricamente il titolo della serie televisiva Big Bang Theory gli studenti hanno dimostrato esperimenti e quiz di logica, giochi di luce con specchi e punti di fuoco, il termometro di Galilei, al pendolo di Newton. In materia di antropologia e pedagogia, i ragazzi del IV B (Lsu) hanno spiegato le differenze delle figure genitoriali in rapporto con i figli, mentre i ragazzi del IV D (Les) hanno messo in scena un’opera fuoriuscita dalla mente dell’ormai noto Claudio Imprudente, direttore editoriale della rivista HP Accaparlante. Molto approfondita la ricerca delle ragazze del V B (Lsu) che hanno fatto emergere le nere pagine di storia del campo di Terezin, dove erano prigionieri più di 15mila bambini, torturati e vivisezionati. In campo umanistico, non si può non soffermarsi sulla rappresentazione scenografica della Commedia ad opera degli studenti del III C (Lsu) che hanno indossato i panni di
Dante e Virgilio affrontando alcuni passi del viaggio nella cantica infernale. In ultimo (ma solo per posizione), una gran folla di visitatori si è fermata alla porta del progetto “mistico” nelle aule del terzo piano: la classe del II (Lsu) è formata da alunne di origini differenti che tramite uno studio di ricerca hanno messo in atto gli antiche culti e le credenza delle proprie zone di origine: così, mentre alcune ragazze ungevano i visitatori e con le gocce d’olio interpretavano il malocchio, secondo il tradizionale rito abruzzese, le credenti alunni appartenenti al territorio del Maghreb hanno decorato alcune partecipanti con l’henné, in onore del tradizione rito portafortuna celebrato in Marocco per il matrimonio. Nell’angolo, in un’atmosfera mistica e intrigante una giovane ragazza rom, nata in Italia ha affrontato numerosi clienti per leggere le carte e il destino. Una settimana ricca d’interesse quindi che ha premiato con numerose visite l’impegno e la passione investiti dagli studenti nei progetti. L’evento si concluderà domani con l’open day della scuola per i genitori che abbiano intenzione di iscrivere i proprio figli nella scuola e che con l’occasione potranno avventurarsi nel mondo storico, culturale, antropologico e mistico creato dai ragazzi. Raffaele Castiglione Morelli