Avezzano. Anche l’Udc ha deciso di lasciare la maggioranza e schierarsi in opposizione non condividendo le scelte del sindaco Gianni Di Pangrazio. In una nota Emilio Cipollone e Stefano Chichiarelli hanno precisato: alla luce delle evoluzioni delle vicende amministrative del Comune di Avezzano, non possono esimerci dal rendere noto che è irrevocabilmente venuta meno la fiducia nei confronti del sindaco. Conseguentemente, dobbiamo essere considerati ufficialmente al di fuori dell’area della maggioranza che sostiene il sindaco Di Pangrazio. Spiace dover considerare che l’ennesimo cambio in seno alla giunta testimonia inequivocabilmente un accordo di potere che non tiene in alcuna considerazione i reali interessi della Città. Nella indefinibile gestione Di Pangrazio, ancora una volta, hanno prevalso le logiche di potere: ha vinto il potere ma perso Avezzano. La tracotanza e l’arroganza dei metodi del sindaco rendono ormai ineludibile una convinta azione politica mirata a costruire l’alternativa e i sottoscritti sono pronti a rendersi interpreti delle istanze e delle aspirazioni finalizzate a realizzare una nuova stagione politica. Esprimiamo gratitudine ed apprezzamento per l’impegno profuso dall’Assessore Crescenzo Presutti, che, in questi pochi mesi di attività, è riuscito a dare segnali tangibili di concreti risultati nell’interesse della popolazione amministrata”. Con la fuoriuscita dei due consiglieri dell’Udc, seguita a quella dei tre di Partecipazione popolare, la maggioranza passa così a 14 rappresentanti contro gli 11 della minoranza. “Ci fa molto piacere che anche i tre consiglieri del gruppo di Partecipazione popolare, Vincenzo Gallese (Pissino), Alberto Lamorgese e Alessandro Barbonetti, abbiano capito e dichiarato che “solo attraverso una dura opposizione si possano creare le condizioni per essere alternativi alla becera politica praticata dal sindaco Di Pangrazio”, per questo diamo a loro il benvenuto tra i banchi dell’opposizione auspicando che altri si uniscano per evidenziare la mediocre attività fatta in questi quattro anni dal sindaco Di Pangrazio”, ha commentato il consigliere di opposizione al comune di Avezzano di Rinascita di Avezzano, Claudio Tonelli, “registriamo quindi con piacere questo comune intento, – aggiunge Tonelli – certi che insieme agli altri colleghi di opposizione già presenti e ad altri che si aggiungeranno si potrà costruire una alternativa all’attuale amministrazione caratterizzata ormai solo dai continui cambi di assessori che ha il solo intento di farsi garantire liste di appoggio per il prossimo anno anziché pensare a risolvere i numerosi problemi presenti della città che il sindaco Di Pangrazio si era impegnato pubblicamente a risolvere e che invece non ha fatto. Continuiamo quindi con sempre maggiore incisività nella costituzione di una aggregazione civica per far rinasce la città di Avezzano, a nostro avviso, umiliata da questa amministrazione. Infine augurando buon lavoro al neo assessore ci chiediamo come mai il Pd non esalti questo ennesimo cambio messo in atto dal loro caro sindaco Di Pangrazio, così come non abbiamo registrato toni trionfalisti e apprezzamenti pubblici dai colleghi consiglieri dell’attuale maggioranza che continuano a mantenere la rigorosa condotta del silenzio anche perché, come noto, se si esprimono rischiano l’epurazione o l’isolamento”, conclude Tonelli. Intanto sulla vicenda è intervenuto anche Antonio Morgante, dirigente di Forza Italia. “L’attuale situazione politica di Avezzano è il frutto, bisogna ricordarlo caro Claudio, di alcune scelte compiute nel 2013 sopratutto nell’area di centrodestra. All’epoca, infatti, non fu il Sindaco Di Pangrazio a vincere, bensì fu il centro destra a perdere”, ha sottolineato Morgante, “ciò, da un lato, grazie ad alcune forze politiche e persone politiche che scelsero di appoggiare direttamente la coalizione di centrosinistra. Dall’altro lato, con maggiore e più evidente responsabilità, grazie al disimpegno dell’intero centrodestra e dei dirigenti dell’epoca che, sulla base di strategie ancora oggi nebulose, scelsero quasi scientificamente di perdere e consegnare la città agli avversari. Se a ciò aggiungiamo una perdurante e disarmante assenza di opposizione in questi ultimi 4 anni all’attuale maggioranza, lo scenario diventa desolante. Vedi, Claudio, non è sufficiente gridare all’incapacità dell’attuale amministrazione comunale per essere credibili. E’ anche necessario non fare opposizione con le bandiere di un “partito” che nel suo DNA si professa di centrodestra e poi governa con il capo del Partito Democratico, altrimenti si rischia di ingenerare dubbi e perplessità nell’elettorato sulle reali capacità dei moderati di mettere insieme un’offerta politica credibile e competitiva. La città di Avezzano e con essa tutta la Marsica ha bisogno di risposte celeri: bisogna far fronte alla spoliazione del nostro territorio che nei prossimi mesi, sopratutto in campo sanitario, rischia di diventare drammatica, bisogna disegnare strategie fiscali ed economiche in grado di porre un freno al declino economico di quello che solo 4 anni fa era uno dei territori più ricchi d’Abruzzo, bisogna porre rimedio alle tante dimenticanze di una amministrazione che, come dici tu, forse è più impegnata a sopravvivere che a governare. Per quanto premesso noto con favore che il tuo pensiero non è più quello di un partito politico (che ha le contraddizioni e i vizi esistenziali prima ricordati) ma di una aggregazione civica. Una delle diverse aggregazione civiche che stanno nascendo in città e che nasceranno nelle prossime settimane e che, insieme al classico centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega), potranno finalmente tentare di fare un offerta politica per la primavera del 2017 degna di questo nome. Se riuscissimo in questo, e vedo che finalmente anche tu sei sulla buona strada, molti attuali “orfani” di centrodestra che continuano a rifugiarsi sotto l’ala confortevole dell’attuale maggioranza, torneranno a ritenere utile e necessario ricomporre un centrodestra da troppi mesi smarrito e inefficace.