Celano. Una rete di spacciatori per la distribuzione capillare sul territorio. E’ questo lo scenario che emerge dopo il maxi sequestro di droga avvenuto nel Fucino dopo settimane di indagini e segnalazioni e che ha portato all’arresto di due marocchini che si trovavano in casa. Infatti sono stati sequestrati un chilo e 250 grammi di cocaina e circa sei chili di hashish, quantità che fanno pensare, ovviamente, alla necessità di una organizzazione di decine e decine di persone impiegate nello spaccio su tutto il territorio marsicano.
L’operazione, portata a termine dai carabinieri della caserme di Ortucchio, Gioia dei Marsi e San Benedetto, sarebbe stata messa in atto dalla compagnia di Avezzano anche grazie a indagini e informazioni investigative fornite dai militari della stazione di Celano che, inoltre, già in passato avevano indagato nella zona dopo la vicenda del padre di un giovane marsicano che aveva sparato in aria per intimorire gli spacciatori del figlio.
L’appartamento visitato dai carabinieri era occupato da due stranieri, da tempo residenti nella Marsica e conosciuti dalle forze dell’ordine. Era stato adibito a vero e proprio laboratorio per il taglio e il confezionamento di cocaina e hashish da smerciare tra i giovani marsicani.
Diverse le dosi confezionate rinvenute cosi come la cocaina purissima ancora da tagliare, trovata occultata nella casa. Al momento dell’irruzione dei militari, i marocchini, Said Mortajil e Drissm Motahhir, di 30 anni, avevano appena ricevuto un carico di cocaina da “lavorare”.
La perquisizione della casa ha permesso di recuperare e porre sotto sequestro diversi involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina di primissima qualità, già pronta per lo spaccio Celanese per un peso complessivo di 1.250 chili e sostanza stupefacente del tipo hashish per quasi 6 chili.
Lo stupefacente, da una prima analisi tramite narcotest, appariva da subito purissima e di primissima qualità. Insieme allo stupefacente è stata rinvenuta e sequestrata sostanza da taglio e l’occorrente per il confezionamento e la pesatura. Al termine delle specifiche operazioni i predetti venivano tratti in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e rinchiusi nel carcere di Avezzano.
Questa, per i militari delle compagnia di Avezzano è l’ultima di una serie di operazioni a catena eseguite con successo su tutta l’area della Marsica, che ha permesso di assicurare alla giustizia ben 15 spacciatori negli ultimi due mesi.