San Vincenzo. E’ stato chiesto dalla Dda di Napoli il giudizio immediato per Giulio Lancia, sindaco di San Vincenzo Valle Roveto implicato nell’inchiesta sulle infiltrazioni camorristiche negli appalti della Cpl Concordia. Dal carcere dell’Aquila dove sta collaborando già da parecchio tempo, il pentito di camorra Antonio Iovine, esponente insieme a Michele Zagaria (personaggio che compare nella ricostruzione post terremoto del capoluogo di regione) del clan dei Casalesi, parla, facendo scattare l’arresto (ai domiciliari) del sindaco di San Vincenzo Valle Roveto, Giulio Lancia di 62 anni, e di altri cinque soggetti in carcere. La vicenda è quella della metanizzazione di alcuni comuni casertani da parte della società Cpl Concordia, della quale Lancia, ingegnere, ha ricoperto l’incarico di responsabile dell’area tecnica Campania-Abruzzo. La Direzione distrettuale antimafia ha chiesto per il primo cittadino, rientrato ad agosto nelle sue funzioni all’interno del Comune, e per altri quattro indagati il giudizio immediato. Il reato ipotizzato per Lancia ed altri vertici della Società Cpl Concordia è quello di concorso esterno all’associazione mafiosa dei Casalesi. Nello stesso procedimento penale risulta indagato lo stesso boss Iovine, il boss Michele Zagaria, il fratello di quest’ultimo Pasquale, Francesco Schiavone, detto “Cicciariello”, cugino omonimo del capoclan “Sandokan”, il collaboratore Nicola Panaro, e l’ex sindaco di San Cipriano d’Aversa, Angelo Reccia. Prima udienza a metà gennaio.