Avezzano. Aveva aggredito brutalmente un suo connazionale ferendolo con dei cocci di vetro e versandogli addosso del liquido infiammabile nel tentativo di darlo alle fiamme: solo la prontezza della vittima, che si era liberato velocemente del giaccone indossato, ha permesso di evitare la tragedia, pur rimanendo lo straniero ferito al volto da lesioni da taglio, per le quali era stato giudicato guaribile in 15 giorni. L’aggressore, Moussin Makrom, 30 anni, marocchino residente ad Avezzano, più volte arrestato per rapina, evasione e possesso e spaccio di droga, è stato arrestato a Roma dai carabinieri della compagnia di Avezzano con l’aiuto della polizia ferroviaria di Roma Tiburtina. Era stato denunciato su disposizione della procura della Repubblica, ma le indagini hanno delineato un quadro molto più inquietante, fatto di minacce di morte reiterate, e tentativi di violenza per “convincere” il connazionale a non testimoniare contro di lui nel procedimento penale al tribunale di Avezzano, e scaturito per la rapina ad una prostituta della scorsa estate. Gli elementi di colpevolezza raccolti sono scaturiti in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Maria Proia, su richiesta del pm Roberto Savelli che hanno concordato sull’accusa per i reati di intralcio alla giustizia, lesioni personali aggravate e tentato omicidio.
L’esecuzione della misura cautelare è stata eseguita a Roma dalla Polfer di Tiburtina, E il giovane è stato arrestato da una squadra della stazione di Avezzano, che ha chiuso il cerchio su un episodio di violenza che aveva generato clamore nel centro marsicano. Per il marocchino, difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, si sono aperte le porte del carcere romano di Regina Coeli, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante del provvedimento. La persona offesa è difeso dall’avvocato Mario Del Pretaro.