Avezzano. “Le polemiche strumentali e “tempestive” di alcuni soggetti che si scoprono, tutto ad un tratto, interessati alla città dopo oltre sei mesi dall’approvazione della delibera sulla Tasi, sono evidentemente mirate a confondere gli avezzanesi – dichiara il vice sindaco e assessore al bilancio, Ferdinando Boccia – questa congrega improvvisata di ex amministratori scaduti per scelta di popolo, dimentica che dal 2010 a oggi la somma delle entrate tributarie e dei trasferimenti erariali è rimasta invariata, attestandosi sull’ordine di 26 milioni di euro all’anno. È per questo che i minori trasferimenti erariali, pari a 8 milioni di euro in questi ultimi sei anni, sono inevitabilmente coincisi con l’applicazione di tributi comunali ( ICI, IMU e TASI) di pari importo, così come è avvenuto in tutti i Comuni d’ Italia. Il collega dovrebbe sapere che questa amministrazione comunale si è trovata a gestire, oltre alle problematiche ereditate per il nuovo Municipio, una serie di spese relative ad appalti di servizi per oltre 25 milioni di euro (illuminazione, verde pubblico, cimitero, trasporti e nettezza urbana), lasciate proprio dai suoi compagni. Tra l’altro, oggi, paghiamo circa 363.000 euro di affitti per le scuole chiuse per inagibilità e che sono in corso di messa in sicurezza. L’ex assessore dimostra di essere poco preparato anche sul regolamento IUC, articolo 10 comma 2, del Comune di Avezzano che prevede l’esenzione per le case date in comodato d’uso ai familiari. La Tasi applicata dal Comune di Avezzano tiene conto del concetto di solidarietà, peraltro richiamato da Papa Francesco, per cui chi più ha, più paga. Infatti, fino a redditi di 10.000 euro il cittadino non paga nessuna Tasi. Lo stesso principio di solidarietà vale per le rendite catastali degli immobili, per cui l’amministrazione comunale ha ritenuto di far pagare meno imposta Tasi per case di modesto valore (fino a 250 RC è azzerata). Non è un caso, infatti, – conclude – che lo studio recente del Cna Abruzzo sul fisco, abbia segnalato che Avezzano è tra i comuni con minore tassazione rispetto ai valori regionali e nazionali. Dati oggettivi che smentiscono i vari demagoghi che cercano di strumentalizzare più che rendere una corretta informazione al cittadino. Siano meno egoisti e pensino anche loro alle famiglie in difficoltà della nostra città, invece di innescare polemiche ad orologeria. Tra l’altro, stia sereno De Cesare che, se ancora non lo sapesse, la Tasi non la pagherà neanche più lui, dal prossimo anno; così, forse, la finirà con i suoi interventi surreali”.