Avezzano. Dopo l’intervento dell’amministrazione sulla questione dell’isola pedonale, Il Wwf si chiede “perché il Comune di Avezzano attacca le associazioni ambientaliste, le quali si sono lamentate del fatto che il progetto dell’architetto Luccioni riguardante la sistemazione di Corso della Libertà è stato illustrato solo alle associazioni di commercianti (che sono importanti, ma rappresentano interessi di categoria e di parte, e non l’intera collettività cittadina), mentre rimane segreto a tutti gli altri cittadini”. Secondo il Wwf, “la normativa nazionale stabilisce chiaramente che le isole pedonali e le ZTL hanno prima di tutto una funzione di tutela ambientale, per cui chiediamo formalmente che il progetto venga illustrato ANCHE ai cittadini, ai comitati, alle associazioni ambientaliste. Del resto non si comprende”, spiegano dall’associazione ambientalista e animalista, “perché l’Amministrazione pensa di dover acquisire il consenso preventivo dei commercianti, e per converso ritiene di mettere i cittadini e le associazioni di fronte al fatto compiuto, e al progetto già elaborato. La pubblica amministrazione è tenuta a garantire la partecipazione di tutti i cittadini e delle associazioni che tutelano interessi diffusi nella fase di elaborazione dei progetti, come prescritto dalla L. 241/90, e dal d.lgs. 196/2005. Per ora, dato che l’intervento di project financing non è stato ancora illustrato, il Wwf non è in grado di esprimersi sui contenuti nello stesso. Si conosce solo qualche scarna notizia che è apparsa sui giornali, ove si è detto che lo stesso prevederebbe la riduzione dei giardini di Piazza Matteotti e la costruzioni di edifici a destinazione mista in Piazza Martiri di Capistrello: questi frammenti di notizie sono certamente allarmanti, ma in ogni caso prima di esprimerci attendiamo di conoscere il progetto nella sua intierezza, e ci attendiamo che il Comune voglia organizzare l’audizione della nostra e delle altre Associazioni. Ribadiamo comunque che i parcheggi vanno dislocati fuori dal Centro, e occorre smetterla con l’abitudine di rendere ogni spazio edificabile, e cercare poi di rimediare all’assenza di spazi liberi e parcheggi invadendo le corsie stradali, e progettando costosissime opere come parcheggi multipiano e interrati”.