Sante Marie. Briganti e guardie del Regno per rievocare la cattura e la morte dell’eroe e generale catalano José Borjes. La tradizionale manifestazione in costume alla Cascina Mastroddi, dove fu accerchiato per essere poi fucilato a Tagliacozzo l’8 dicembre 1861, ha visto la partecipazione di storici e studiosi di quei fatti che segnarono una fase importante per la storia dell’Italia. Oggi, grazie a un attento revisionismo storico, Borjes viene ricordato come una figura eroica grazie al suo coraggio e alla sua lealtà, valori accertati a livello documentale. Oggi non viene più definito un brigante alla guida di una banda impegnata a rovesciare il legittimo governo, ma un personaggio leggendario e un uomo d’onore. Il generale spagnolo, più esattamente catalano, tentò di riorganizzare l’esercito del Regno delle Due Sicilie e di coordinare le fila dei legittimisti borbonici per restituire a Francesco II i territori del Regno delle Due Sicilie dopo la capitolazione di Gaeta. Negli anni passati è stato ricordato anche a Tagliacozzo con l’intitolazione di un busto, e a Carsoli, con incontri e convegni, mentre a Sante Marie, dove si svolgono le commemorazioni e gli incontri culturali, è nato anche un museo del Brigantaggio e dell’Unità d’Italia.
“Spesso la storia la scrivono i vincitori”, ha commentato il sindaco di Sante Marie e consigliere regionale Lorenzo Berardineti durante la cerimonia, “questa è una commemorazione per ricordare, indipendentemente dalle diverse ricostruzioni storiche, la figura di Borjes che ha combattuto per i suoi ideali, condivisibili o meno che siano.
“Quello che ci affascinò di questo personaggio tanti anni fa”, ha aggiunto il Alessandro Romano, coordinatore dell’associazione neoborbonica e guardia d’onore dell’Ordine Costantiniano, “furono i suoi ideali di lealta, amore fratellanza, tolleranza e mutuo soccorso, che stridono con la società di oggi. Quando arrivammo qui in Abruzzo c’era il sindaco Berardinetti che si mostro subito aperto e disponibile anche dove c’erano posizioni diverse. Ci disse che la figura di Borjes aleggiava nel territorio ma era poco conosciuta. Eravamo tre persone, ora questo eroe è consosciuto in tutta Italia e non solo”. Erano presenti delegati del Comune di Carsoli, Comune di Tagliacozzo, Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Movimento Neoborbonico, Comitati Due Sicilie Delegazione di Abruzzo e Molise, Fondazione Francesco II, Associazione Ricostruzioni Storiche, Delegazioni Neoborboniche di Carsoli, Sante Marie, Tagliacozzo, Scurcola Marsicana, Associazione Culturale “I Briganti di Cartore”, Associazione Culturale “Brigantesse d’Abruzzo”. Con l’Alto Patrocinio della A.N.C.C.I. – Associazione Nazionale Cavalieri Costantiniani Italiani – Ente Morale. Lunedì si è tenuto un convegno di Studi Storici alle 17.30 nella sala consiliare del Comune di Carsoli. Erano presenti il sindaco Velia Nazzaro, Angelo Bernardini – Presidente del Raduno. Marchese Baldassarre Castiglione – Delegato S.M.O.C.S.G. Abruzzo e Molise. Alessandro Romano – Coordinatore Nazionale Movimento Neoborbonico. Fiore Marro – Presidente C.D.S. Argentino Tommaso D’Arpino – Delegato per l’Alta Terra di Lavoro. Fulvio D’Amore – Ricercatore e saggista. Introduce il momento storico e conduce il dibattito: “Marsica Borbonica. Terre, uomini e istituzioni (1734-1861)”. ore 21.00 Carsoli – Cena e canti del tempo – Ristorante “Quo Vadis”.