Avezzano. Il 3 dicembre (Giovanni D.) Gianni Gismondi ha pubblicato la settima edizione del libro di racconti a carattere popolare intitolato “Il mondo delle mie parti”. Si tratta di uno scritto satirico ambientato nella Marsica. Il teatro dove si svolgono le storie è la Valle Roveto caratterizzata ormai da casolari abbandonati e da abitati con pochi umani, perlopiù vecchi. Le montagne sono le assolute protagoniste di queste storie satiriche che dall’alto osservano gli uomini alle prese con le loro miserie quotidiane. L’autore, in copertina presenta la famiglia generata dai suoi nonni di parte paterna e implicitamente rivela quella che è la sua origine, pertanto la materia trattata nel romanzo è per Gismondi qualcosa di familiare e conosciuta nel profondo; e con rammarico lascia intendere che un aspetto della nostra cultura si è ormai estinto, qua e là ci sono ancora degli elementi che a fatica sopravvivono, ma per poco. Il dovere di chi si muove e scrive nell’ambito di un contesto “etnologico”, è quello di recuperare e di preservare perché senza memoria non c’è e non potrà esserci mai identità. Tramandare alle generazioni future quello che siamo stati, oltre ad essere un’operazione di carattere culturale, è anche un restituire valore a un presente che spesso appare senza storia. (Giovanni Domenico) Gianni Gismondi è nato a Ridotti di Balsorano e vive a Budapest in Ungheria, qui ha insegnato presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università Statale di Pécs (Janus Pannonius Tudományegyetem) e nel Szent László Gimnázium (Liceo San Ladislao) di Budapest (Ungheria). Ha pubblicato numerosi libri (quattro di racconti a carattere popolare, tre romanzi, una storia dell’arte sull’Ungheria degli ultimi due secoli, e un racconto sul terremoto che sconvolse la Marsica e parte della Ciociaria nel 1915. Ha collaborato con articoli e saggi a giornali e riviste in lingua italiana edite in Ungheria (Nuova Corvina e Italia)