Tagliacozzo. Correggere la legge regionale che impedisce ai pazienti cardiopatici il ricovero diretto dal territorio in reparto. E’ questo uno degli appelli lanciati durante un incontro sull’ospedale di Tagliacozzo che si è tenuto in Comune e che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale Silvio Paolucci, del manager Asl Giancarlo Silveri, del presidente del consiglio regionale Giuseppe di Pangrazio, del consigliere regionale promotore dell’evento, Lorenzo Berardinetti, e del sindaco Maurizio Di Marco Testa. Nel corso dell’affollata assemblea, il responsabile del reparto di Cardiologia riabilitativa, Leonello Guarracini, ha evidenziato la presenza di una disposizione della passata amministrazione regionale che vieta l’accesso diretto alla riabilitazione dei pazienti dal territorio. Il malato, attualmente, è costretto a continui e molteplici ricoveri in altre strutture fuori regione con aumento di costi, di ospedalizzazione e di mortalità. “La mortalità durante la degenza”, ha spiegato Guarracini, “è del 2,9 per cento nell’infarto, del 4,1 dopo un mese e del 9,4 dopo un anno. La presenza di questa norma errata”, ha chiarito il cardiologo, “non è corretta sul piano etico e su quello scientifico perché priva il paziente della riabilitazione dopo un infarto oppure dopo una patologia di scompenso cardiaco cronico”.
La cardiologia di Tagliacozzo, centro qualificato della Regione Abruzzo, ha quindi anche la necessità di essere potenziata con un numero maggiore di posti letto. Attualmente i dodici disponibili sono sempre occupati con una lunga lista di attesa. L’assessore Paolucci si è impegnato alla rimozione del bug nella legge, aggiungendo che “l’Umberto I non subirà tagli neanche per il punto di primo intervento che resterà h24″. “Ho promosso questa iniziativa”, ha dichiarato il consigliere Berardinetti, “per far conoscere a tutti i cittadini e agli operatori ospedalieri quello che è previsto nella nuova organizzazione sanitaria della regione Abruzzo. E’ stato un incontro molto proficuo dove finalmente si è potuto comprendere al meglio che la Marsica non subirà ridimensionamenti, avrà al contrario, una attenzione particolare e una offerta sanitaria territoriale e ospedaliera calata sulle esigenze dei cittadini. Per quanto riguarda il presidio di Tagliacozzo”, ha aggiunto Berardinetti, “l’assessore Paolucci è stato chiaro: non sarà, in alcun modo, oggetto di ridimensionamento o peggio ancora di chiusure di reparti e avrà al contrario un potenziamento di strutture e di strumenti. Nello specifico, la riabilitazione cardiologica e quella neuromotoria continueranno a mantenere i 40 posti letto. A questa si aggiunge, sempre per la medicina riabilitativa, la realizzazione di una palestra per i pazienti ambulatoriali. Molto importante è inoltre che Tagliacozzo manterrà attivo il presidio di primo intervento articolato nelle 24 ore. Anche la diagnostica strumentale (Radiologia) sarà rimodulata sulle necessità del punto di primo intervento cosi come anche il laboratorio analisi, l’endoscopia digestiva e le attività del servizio dialisi. A questo va aggiunto”, ha concluso Berardinetti, che saranno mantenute e implementate tutte le attività tipiche dei presidi territoriali di assistenza come le attività ambulatoriali, le attività afferenti il servizio di guardia medica, l’ospedale di comunità e tutte le attività afferenti al centro unico di prenotazione”.