Avezzano. Aveva scelto un cassonetto degli Rsu nell’area del nucleo industriale per smaltire rifiuti speciali, ma l’operazione risparmio a spese della collettività, è finita male: l’imprenditore di Avezzano è stato “colto con le mani nel sacco” da una pattuglia della Polizia locale del servizio ambiente e territorio, al comando del capitano Giulio Bonanni, che lo ha denunciato alla Procura della Repubblica.
Il titolare dell’azienda specializzata nel ritiro di materiali ferrosi è stato sorpreso dagli agenti impegnati nel servizio di controllo del territorio, predisposto dal comandante Luca Montanari, in linea con le direttive dell’amministrazione Floris, mirato a contrastare il fenomeno degli smaltimenti irregolari dei rifiuti speciali. Ora l’imprenditore, che è stato pure multato (600 euro) per il mancato rispetto delle regole, dovrà rispondere delle contestazioni in Tribunale. “Smaltire rifiuti speciali nei cassonetti destinati al conferimento di altre tipologie di Rsu”, ricorda l’assessore all’ambiente e alla Polizia municipale, Aureliano Giffi, “è una pratica intollerabile, poiché oltre a creare danni all’ambiente scarica costi impropri sulla collettività. Quei materiali vanno conferiti alle imprese incaricate di recuperarli proprio per evitare danni ambientali”. L’imprenditore, che aveva caricato i materiali di scarto di cantiere (plastica, guaina e ferro) su un furgoncino è stato trovato dagli agenti di Polizia locale mentre aveva già scaricato gran parte dei rifiuti speciali in un cassonetto nell’area del nucleo industriale e stava man mano completando l’opera nel contenitore adiacente. Fermato dagli agenti è stato identificato e denunciato. Il servizio di tutela del territorio e dell’ambiente, quindi, continua a produrre risultati. Uno stimolo in più per continuare i controlli mirati a reprimere comportamenti scorretti di chi pensa di “fare affari” scaricando i costi sulla comunità.