Avezzano. Potrebbe salire a quattro il numero dei medici indagati nella vicenda della morte di Denise, la neonata di Avezzano deceduta due giorni dopo il parto. Un altro medico, oltre a quelli già indagati, rischia di finire sotto inchiesta. La superperizia disposta dalla Procura aveva infatti cambiato le carte in tavola sostenendo che il principale responsabile della tragica vicenda era il primario, mai indagato, di un reparto dell’ospedale di Avezzano. Il consulente chiamato dal gip Paolo Andrea Taviano, inoltre, aveva alleggerito la posizione dei tre imputati: per il dottor Nando Di Renzo era stata esclusa la responsabilità, per un altro indagato era stata attenuata, mentre nei confronti di un terzo le accuse erano state sostanzialmente confermate. Nel corso dell’udienza preliminare ora il giudice ha disposto la trasmissione degli atti al pubblico ministero per le valutazione in ordine all’iscrizione nel registro degli indagati del quarto medico e l’udienza è stata rinviata al 12 gennaio 2016.
La neonata era nata alle 17,45 del 16 giugno 2010 all’ospedale di Avezzano. La madre era stata ricoverata nel reparto di ginecologia dopo una gravidanza che non aveva dato problemi di alcun tipo. Dopo il parto la piccola era stata presa in cura dal reparto di pediatria e neonatologia. Tutto bene nei primi istanti di vita, così come ricostruito dagli inquirenti, ma la sera dello stesso giorno la bimba non era stata riportata nella camera della madre. Presentava delle difficoltà respiratorie e i medici l’avevano sistemata in un’incubatrice. La sera del giorno dopo il peggioramento. Dall’ospedale di Avezzano era stato deciso il trasferimento nella divisione di Terapia intensiva neonatale del policlinico di Chieti. Ma il 18 giugno alle 4,20 la piccola è morta. I genitori, entrambi di Avezzano, avevano quindi presentato una denuncia. I medici coinvolti nel caso della piccola Denise sono difesi dagli avvocati Antonio Milo e Franco Colucci. La famiglia della bimba è assistita dall’avvocato Leonardo Rosa per la parte civile.