Ovindoli. Tornano a protestare fedeli e parrocchiani di Ovindoli che lamentano l’assenza della messa vespertina in paese. La situazione va avanti da una settimana durante la quale la funzione dei giorni feriali non è stata celebrata. L’episodio si inserisce si inserisce nella vicenda che ruota attorno al parroco, recentemente trasferito dal vescovo dei Marsi Pietro Santoro ma ancora di fatto in paese. Don Antonio Petrescu, noto anche come don Elvis per la sua attività artistica incentrata sulla figura del re del rock and roll, continua a dividere i fedeli e a suscitare proteste e malumori. Le richieste dei parrocchiani stavolta riguardano la messa pomeridiana. “Da domenica scorsa”, protestano infatti i parrocchiani, “non ci sono state messe nei giorni feriali. Non sappiamo l’orario della funzione e ci troviamo il portone chiuso all’ora della messa”. Dopo l’indagine sulla ricostruzione della chiesa del paese e che ha coinvolto in prima persona il sacerdote rock, i fedeli si sono spaccati tra accusatori e sostenitori. Don Petrescu è stato infatti denunciato per aver inviato un messaggio whatsapp al tecnico responsabile della ditta appaltatrice chiedendo che i soldi (una percentuale sui lavori spettante al presidente dell’aggregato don Giuseppe Ermili) fossero consegnati a lui altrimenti non avrebbe restituito le chiavi alla ditta per continuare i lavori. Una parte dei fedeli, che più volte aveva chiesto un incontro in curia proprio per chiedere l’allontanamento del sacerdote rocker, aveva accolto la decisione del vescovo Pietro Santoro con grande soddisfazione. Un’altra parte dei fedeli, invece, ha dissentito con la decisione. Secondo questi ultimi, don Antonio è stato fatto passare ingiustamente come un estorsore solo per aver rivendicato, a loro dire, a favore della parrocchia la percentuale destinata al Commissario per la ricostruzione del comparto parrocchiale. Una volontà che aveva già più volte manifestato pubblicamente, anche attraverso manifestini affissi all’ingresso della parrocchia. La vicenda, almeno dal punto di vista informale, sarebbe quindi già chiarito. Ora il problema però è un altro, quello della messa vespertina che non c’è più e la richiesta di riportare la parrocchia alla normalità sono pressanti.