Avezzano. Il centro città sta morendo. A lanciare il grido d’allarme sono state le due associazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti, che hanno chiesto all’amministrazione delle agevolazioni per favorire gli affitti nelle strade limitrofe a piazza Risorgimento. “I consumi interni ripartono, seppure molto lentamente ma la crisi del commercio non si arrende. Le tasse tropo alte, negli ultimi anni il 60/70% di quello che guadagni, va a finire lì”, ha commentato Roberto Donatelli, presidente di Confcommercio, “per avere la rappresentazione della crisi ad Avezzano, è sufficiente una breve passeggiata nel Centro Urbano. Le vetrine definitivamente spente, sono quelle che si trovano nel Centro Urbano Ci si imbatte in decine e decine di locali vuoti, serrande abbassate e cartelli “affittasi”. E’piacevole fare shopping in Centro Città che ospita un negozio sfitto ogni quattro? Abbiamo letto e scritto fin troppe parole sull’isola pedonale permanente. Il commercio nella nostra città è in ginocchio e non vogliamo celebrare il funerale a quelle poche imprese che ancora resistono nel centro urbano. Facciamo un appello all’assessore alle Attività Produttive affinchè metta sul tavolo un serio piano di sviluppo del Centro Città (compreso la revisione del Piano del Commercio), che va elaborato con tutti gli attori che ne costituiscano il tessuto economico e sociale, ovvero le Istituzioni, i commercianti ed i consumatori; un piano di lungo periodo che sarà di aiuto per chi sta cercando di sopravvivere. Nell’immediato occorrono nuove strategie contro i negozi sfitti, si pensi ad introdurre agevolazioni per facilitare le locazioni e permettere la riapertura di questi negozi di vicinato, al fine di rendere il Centro Città, che non è altro che un Centro Commerciale all’aperto, più vivo ed accogliente”. Posizione dura anche quella di Confesercenti che ha chiesto subito azioni concrete per favorire il commercio. “Il centro studi di Confesercenti ha effettuato uno studio sulle aperture e chiusure delle attività commerciali e purtroppo viene fuori un saldo negativo”, ha precisato il direttore di Confesercenti, Carlo Rossi, “anche nella provincia dell’Aquila, dai dati in nostro possesso le chiusure sono maggiori delle aperture e la desertificazione di attività commerciali nei centri urbani continua ad avanzare. In Abruzzo i negozi sfitti sono 16.694, di cui buona parte nella nostra Provincia e ad Avezzano in particolar modo. La crisi economica, le liberalizzazioni e il caro affitti stanno svuotando le città di negozi. Anche nella nostra Avezzano, proseguono i dirigenti della Confesercenti, i segnali della resa delle botteghe sono ben visibili nelle tante saracinesche abbassate che si affacciano su strade che erano meta dello shopping, ma che ora sono sempre più deserte e sempre meno sicure”. Rossi, unitamente al presidente Domenico Venditti, lancia un appello alle istituzioni: “create una norma che permetta di introdurre canoni concordati e cedolare secca anche per gli affitti di locali commerciali”.