Avezzano. Il problema della fragilità del nostro territorio e dell’esposizione al rischio di frane e alluvioni riguarda molte aree della nostra regione, la Marsica in modo particolare. In molti comuni sono presenti aree a rischio idrogeologico che comportano ogni anno un bilancio economico pesantissimo, intollerabile quando è pagato con la vita, come nel caso della donna di Civitella Roveto.
E’ evidente l’assoluta necessità di maggiori investimenti in termini di prevenzione, attraverso cui affermare una nuova cultura dell’impiego del suolo che metta al primo posto la sicurezza della collettività e ponga fine da un lato a usi speculativi e abusivi del territorio, dall’altro al suo completo abbandono.
É Fabio Galli, geologo, a rilanciare l’allarme per tutto il territorio marsicano, soggetto a un dissesto idrogeologico dovuto ad una scarsa attenzione per la prevenzione. Chiamato dal sindaco di Canistro, Galli sta valutando i danni dell’ondata di maltempo che ha messo a dura prova un territorio da anni abbandonato. La mancata pulizia di corsi d’acqua e fossi, i condoni edilizi e le costruzioni in zone ad alto rischio, la scarsa manutenzione di ponti e strade alla base, secondo Galli, di queste tragedie facilmente evitabili con una giusta politica di prevenzione, ma purtroppo conclude Galli, “preservare il territorio dai rischi non riesce a diventare la priorità politica”. (g.r.)