Tagliacozzo. Documenti acquisiti dalle forze dell’ordine, indagine su appalti ed eventi, polemiche per negligenza nei confronti di un grande capannone in eternit nel centro, voci di eventuali prossime candidature. Sicuramente durante il viaggio a Bruxelles, le orecchie del sindaco del comune di Tagliacozzo, Maurizio Di MarcoTesta, non sono rimaste in silenzio ed il suo rientro in municipio è stato abbastanza acceso. Per questi motivi, un confronto con il diretto interessato era necessario, più che facoltativo. Alla vigilia del consiglio comunale di ieri, giovedì pomeriggio, il primo cittadino ci ha accolto nella sua stanza.
Signor sindaco, sul “blitz”, si sono già consumati fiumi d’inchiostro e di link multimediali. Nel suo comunicato di ieri, ha reso evidente la sua posizione e l’ipotesi di un attacco politico. D’altra parte, però c’è chi ha visto doveroso il controllo delle forze dell’ordine e chi continua ad evidenziarne la luce negativa per l’immagine della città e di conseguenza una sua colpevolezza. Come noto,ero fuori sede durante la richiesta degli atti d’ufficio da parte dei carabinieri. Il fatto che mi lascia più perplesso, sospettoso e amareggiato è stato l’essere avvisato da alcuni corrispondenti della stampa locale, prima addirittura dell’entrata delle forze dell’ordine nel municipio. Chiamarlo “blitz”, mi sembra un’esagerazione. Osservando gli atti, si tratta di un decreto di acquisizione ed esibizione di documenti in copia, richiesto dalla Procura di Avezzano. A monte, come annunciato nel comunicato di ieri, pensiamo si tratti di un attacco politico a sette mesi dal voto. Continuo a ripetere, mi considero tranquillo e sereno, rinnovando la massima fiducia nell’amministrazione e nell’operato della stessa, ma soprattutto dell’intero corpo degli uffici. Abbiamo sempre rispettato il sistema dei ruoli, sia per le politiche amministrative di indirizzo che quelle di singola competenza degli uffici, mai invasione di campo.
Questione eternit. Il caso del capannone sito in via lungo Imele sembra essere abbastanza anomalo, ma la quantità di materiale nocivo per la salute pubblica è evidente, specie per la posizione centrale dello stabile. Il dottor Fabio Schiavitti, in qualità di rappresentante della Asl di Avezzano, ha dichiarato di non aver mai ricevuto alcun contatto da voi in relazione alla struttura. Come giustifica tale affermazione, nonostante i continui avvisi presentati al suo cospetto dalla stampa, dai cittadini e anche dai consiglieri Montelisciani e Gargano?Innanzitutto,vorrei precisare che per lo stabile ci stiamo muovendo da tempo attraverso l’ufficio urbanistica per rintracciare i curatori del Tribunale di Avezzano per la parte fallimentare. La mancanza di comunicazioni nei confronti della Asl,sinceramente mi lascia un po’ titubante, mi sembra
la classica risposta del funzionario di turno. Come può confermare anche la collaboratrice dell’ufficio urbanistica,abbiamo avuto contatti con la Asl proprio per ricevere la documentazione dettagliata sulle tappe di procedura per smaltimento dell’amianto, sia per enti pubblici che privati.
Il Dottor Schiavitti è l’unico responsabile come tecnico della prevenzione, nel dipartimento di Servizio igiene, epidemiologia e sanità pubblica, insieme al dirigente medico, il dottor Vincenzo Grasso. Qualsiasi caso riguardante l’amianto presente nella zona passa sotto i loro occhi. Schiavitti non conosceva nemmeno l’esistenza del capannone situato nel centro di Tagliacozzo. Tempo fa, fu raccolta una petizione con centinaia di firme dei cittadini ed oggi alcuni di questi si stanno occupando personalmente di richiedere l’intervento della Asl tramite esposto. Per quello che credo possa interessare alla cittadinanza, cosa può fare il comune? Il potere del sindaco si manifesta attraverso un atto di ordinanza nei confronti dei proprietari, atto che deve essere motivato e che deve avere tutti i requisiti previsti. Una volta individuati i curatori ed i proprietari, si potrà partire con l’ordinanza. Io penso che il problema non possa riversarsi sempre e solo sull’ente pubblico, ma ritengo che debbano pagare i proprietari. Se poi, anche dopo l’ordinanza, i proprietari ottempereranno alla rimozione, il comune potrà intervenire anticipando la spesa, ma ovviamente si tratterà di un prestito. In ogni modo, Tagliacozzo era pieno di eternit, ci siamo occupati direttamente della rimozione di numerose strutture in amianto. Sicuramente l’assessore Poggiogalle che sta seguendo la pratica, può fornirle maggiori dettagli.
Concludendo sull’eternit. Il primo articolo che ha trattato la questione capannone è stato scritto due anni fa, nel 2013. Dal momento che sono passati già diversi anni, quanto altro tempo ci vuole per individuare i proprietari ed entro quanto tempo si inizierà ad agire? Appena gli uffici terminano l’istruttoria e gli accertamenti necessari, scriveremo una lettera ai proprietari. Sempre in base anche alle comunicazioni inviatemi dagli uffici, credo che tra due mesi si inizierà a muovere qualcosa e avrò modo di far partire l’ordinanza. A fine novembre, potrà ripassare per verificare.
Torneremo sicuramente. Parlando di elezioni, invece, ci racconti l’esperienza del suo gruppo di maggioranza in questi anni ed i suoi ultimi scontri con l’assessore Venturini. Sfido qualsiasi amministrazione a dimostrare la coesione di maggioranza del mio gruppo.
Portiamo a compimento circa 230 delibere di giunta l’anno,in cinque anni ci saranno circa più di 1000 delibere. Di queste, solo una percentuale irrisoria dimostra qualche voto in disaccordo tra i membri
della giunta. La coesione di giunta riflette per forza la coesione tra l’intero gruppo di maggioranza. Per quello che riguarda l’assessore Venturini, credo ci sia stata un po’ di strumentalizzazione: c’è stato qualche scontro, sì, ma di opinioni, cosa che ritengo non solo giusta, ma doverosa, il vero sale della democrazia. Sin dall’inizio ci sono stati inquinatori di pozzi, anzi spacciatori di menzogne che in ogni occasione si sono attaccati contro la stabilità dell’amministrazione. Siamo a sette mesi dal voto e siamo sempre coesi e uniti.
Si candiderà a maggio?Per quanto riguarda la candidatura, nulla è più fluttuante la politica. Tutti abbiamo diritto a candidarsi e alla fine la cosa più bella è che la decisione spetta ai cittadini. Oggi non posso ancora parlare con certezza, il mio obiettivo è portare la nave di maggioranza al molo di maggio 2015. Domani è un altro giorno e si vedrà.
Il suo sostegno per la Lega e Salvini, è vero o falso? Non nego di essere una persone di centro-destra da sempre. Ultimamente in molti mi affiancano al partito della Lega, ma anche in questo caso si stratta di una manipolazione. Da uomo simpatizzante per il centro-destra, sto aspettando la data per il convegno di Salvini, Meloni e qualche altro rappresentante di Forza Italia per un confronto sulle dinamiche ed i problemi attuali. D’altra parte, pur mantenendo la mia personalità politica, ritengo che per una comunità come Tagliacozzo debba esserci una lista civica.
Ultima domanda, manifesti di casapound non autorizzati. Democrazia?Qualsiasi manifesto voglia essere affisso nella città deve essere visionato precedentemente dall’ufficio per tributi dove è obbligo versare la quota per ottenere il permesso di affissione. In caso, tale quota non venisse pagata, il relativo manifesto può essere oscurato. Non si tratta né di favoritismi, né di restrizioni particolari, ma è la legge, uguale per tutti.
Raffaele Castiglione Morelli