Avezzano. Era finito in cella con l’accusa di aver messo a segno una rapina all’interno di una casa di riposo per anziani ed era finito sotto processo. Quella rapina, però, era solo uno scherzo e per questo motivo lui e il suo complice, entrambi stranieri, sono stati assolti perché il fatto non costituisce reato. Si tratta di Spahi Kujtim K.S., di 22 anni, macedone che nel 2014 avrebbe messo in atto un blitz insieme a un complice nella stanza di un 76enne. Incappucciati, secondo l’accusa, erano entrati nella notte e lo avevano minacciati con un coltello per farsi consegnare i risparmi. L’ospite della casa di riposo però li aveva riconosciuti dalla voce e li aveva fatti indagare. Erano stati così rinviati a giudizio con l’accusa di rapina e sequestro di persona. La vittima, R.C., un 76enne dell’Aquila domiciliato nella casa di accoglienza “Marsica per noi”, secondo il tribunale aveva interpretato uno scherzo come una rapina sostenendo che nella camera era prima entrato uno straniero anche lui ospite della stessa struttura che accoglieva nell’ala adiacente giovani stranieri e profughi, e poi l’altro. Il giovane era difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta. Il collegio difensivo era presieduto dal giudice Stefano Venturini.