Tagliacozzo. Si terranno a Roma, nella chiesa di San Frumenzio ai Prati Fiscali, nel quartiere Nuovo Salario, i funerali di Marco Callegari, 46 anni, l’ex pugile ucciso da un colpo di arma da fuoco sparato a distanza ravvicinata durante un violento faccia a faccia con Pietro Catalano, 47enne, suo vicino di casa in una villetta della Piccola Svizzera, zona residenziale alle porte di Tagliacozzo. Le esequie avverranno subito dopo la riconsegna della salma ai familiari da parte della magistratura. I dettagli dell’accaduto, e la dinamica per nascondere l’arma, poi ritrovata, sono oramai chiari e gli investigatori sono solo in attesa della convalida degli arresti. L’incontro fra i due, forse una resa dei conti, è degenerato in tragedia nel pomeriggio di giovedì scorso. Catalano, con numerosi precedenti, è stato prelevato nella sua abitazione, dai carabinieri Tagliacozzo, lo stesso giorno del delitto. Questa mattina sarà davanti al giudice per le indagini preliminari nel corso dell’udienza di convalida. Si attende inoltre l’esito dell’autopsia che fornirà importanti elementi per ricostruire la traiettoria della pallottola che ha perforato il torace della vittima durante la rissa che ha visto coinvolte una decina di persone e che ha portato anche al ferimento di un romeno, ancora ricoverato in ospedale, col cranio fracassato da una martellata. Il ritrovamento dell’arma, una vecchia pistola calibro 765 e gli abiti sporchi di sangue di Catalano rappresentano un importante passo avanti nelle indagini che dovranno ora concentrarsi principalmente sul perché di questo delitto e sul ruolo dei complici, alcuni dei quali ancora ricercati.