Avezzano. “In tutte le amministrazione d’Italia, chi per carenza di fondi, chi per l’applicazione della spending review, applicano da anni una riduzione della spesa. L’unica eccezione la troviamo al Comune di Avezzano dove con il Sindaco Gianni Di Pangrazio applica la spending di più”. Lo afferma il coordinatore provinciale dell’Aquila del Ncd – Area popolare, Massimo Verrecchia. “Infatti al comune di Avezzano – prosegue Verrecchia – per il solo acquisto dei quotidiani, comprensivi di testate nazionali, vengono spesi oltre 10mila euro l’anno; per il 2014 euro 10.574: per il 2015, euro 10.180, prevedendo anche, come risulta dagli atti, la consegna fatta giornalmente a cura e spese della stessa ditta, presso le sedi degli Uffici Comunali, agli amministratori” e non solo “per tenerli informati delle questioni di carattere politico-amministrativo”. Se qualcuno avesse avuto il dubbio che molti problemi della città di Avezzano non fossero a conoscenza del Sindaco Di Pangrazio, – aggiunge ironicamente l’esponente del Ncd-Ap – con questo verrà smentito, considerato che quei stessi problemi sono riportati soprattutto in quei quotidiani. Delle due l’una, o quei quotidiani non vengono letti o vengono letti ma non interessa risolvere quei problemi”.
Appare superfluo ricordare che la passata amministrazione spendeva molto ma molto di meno in quanto operava attraverso la diffusione, prettamente interna, di una rassegna stampa. Ad oggi, addirittura, può essere evitato anche il costo per le fotocopie considerata la divulgazione interna con la rete intranet. A parte che con una spesa così cospicua potevano essere coinvolte ogni anno tutte le edicole della città e non solo una, ma ritenendo importante avere comunque amministratori il più informati possibile, ci sembra alquanto paradossale che, con i laudi compensi mensili che percepiscono, il sindaco e gli assessori non abbiano potuto, almeno loro, provvedere autonomamente a tale acquisto.
Infine – conclude Verrecchia – ci dispiace apprendere che molte associazioni operanti ad Avezzano, nei settori cultura e sociale della città vedano spesso rifiutarsi l’approvazione dei loro progetti per carenza di fondi quando poi questi vengono utilizzati per altri scopi.