Avezzano. “Pur non nutrendo grande considerazione per l’operato del sindaco Di Pangrazio mai ci saremmo aspettati un elenco di ‘opere’ così striminzito, tanto da costringerlo ad inserirvi piccoli interventi che, definire ordinari, sarebbe già un complimento, come la ‘spruzzata’ di asfalto a Borgo Incile in occasione della sagra dei fagioli, rito di consuetudine delle passate amministrazioni, Spallone e Floris, che avevano per lo meno il pudore di non spacciare per lavori pubblici tali azioni vista l’esiguità della spesa”. Lo afferma il coordinatore provinciale del Ncd-Ap, Massimo Verrecchia, in merito all’intervento del sindaco Di Pagrazio che ha dichiarato di aver investito 950mila euro per borghi e frazioni. “Addirittura – aggiunge Verrecchia – se si tolgono ai 950mila euro, i 632mila destinati a Paterno, per una strada ed una fogna, ragion per cui nelle altre frazioni non si sono accorti di nulla, abbiamo il risultato che nelle periferie sono stati investiti scarsi 250mila euro. Una somma talmente esigua da scatenare le ire di molti residenti in quei luoghi che, dopo aver letto l’intervento del Sindaco, si sono indignati per la mancata considerazione da parte del Comune, con strade rattoppate solo in occasione di qualche gara ciclistica e con marciapiedi in molti casi inesistenti. Ma la misura per definire scarsa l’attività del sindaco, – prosegue Verrecchia- unita alla poca conoscenza della città sui borghi e le frazioni, la si evince chiaramente nel suo intervento quando, pur di allungare l’elenco delle cose fatte o da fare cita una rotatoria a Borgo Pineta intesa quindi questa località, non più come quartiere di Avezzano, bensì come Borgo. Allora domandiamo al sindaco, ha dimenticato i cittadini del quartiere di Borgo Angizia piena di problemi di viabilità, parcheggi, buche e marciapiedi? E la fogna a via Santissima Trinità, via Jenner o Strada Vicinale del Cerreto? Per non parlare del forno storico di Borgo Via Nuova che anziché essere ristrutturalo, proprio ieri, è stato abbattuto per volere del Sindaco, provocando così, un vero sfregio storico e culturale! Riteniamo che un commissario prefettizio, incaricato quando cade un’amministrazione, avrebbe fatto certamente meglio. Chiediamo al sindaco Di Pangrazio dopo oltre tre anni e mezzo, dove sono finiti tutti i lavori che ha promesso per le frazioni e le borgate durante la campagna elettorale? L’occasione è utile quindi – sottolinea Verrecchia – per iniziare a ripercorrere in questi giorni i luoghi frequentati in campagna elettorale proprio da Di Pangrazio, iniziando da Castelnuovo. Qui il 15 aprile 2012 dichiarò testualmente, tra le altre cose: ” una situazione di degrado delle strutture del paese: la vecchia scuola elementare che cade in pezzi, strade con buche ricoperte alla meglio, per giovani e anziani, una situazione di isolamento dovuto alle poche corse dei mezzi pubblici, il vecchio panificio, con la sua storia, divenuto rifugio per animali randagi “. Ebbene, al netto di una ringhiera su un muretto, abbiamo incontrato alcuni cittadini di Castelnuovo delusi dal sindaco Di Pangrazio per non aver fatto nulla di quanto promesso. E’ bene ricordare – conclude ironicamente Verrecchia – che a quell’incontro del 15 aprile, dove Di Pangrazio si fece immortale durante il suo intervento, con tanto di microfono a due metri dai cittadini, era presente un bellissimo cane che gli voltò addirittura le spalle, segno evidente di chi già allora aveva ‘fiutato’ che non avrebbe fatto nulla”.