Avezzano. Mario Casale, esponente del Partito democratico cittadino, interviene in merito all’incontro organizzato nei giorni scorsi dal segretario provinciale, Mario Mazzetti, e dal consigliere comunale, Carlo Tinarelli, sul consorzio acquedottistico marsicano. “Trovo ipocrita il documento PD sul CAM perché sposa acriticamente le indicazioni di Boccia e Venturini, senza scalfirne almeno banalità e luoghi comuni. Secondo Boccia le cose al CAM vanno bene, ora c’è serenità (“Enrico, stai sereno”, e sappiamo come è finita); c’è solo un problema finanziario che risolveranno gli utenti con l’aumento delle tariffe, praticamente il raddoppio nei prossimi anni”, ha commentato Casale, “secondo Venturini non bisogna spaventarsi ma rassegnarsi: a Parigi l’acqua costa 3€ a metro cubo, da noi finora solo 0,47 €. Prima o poi dovremo recuperare il divario. Infine le tariffe vengono decise dall’Ente nazionale, sulla base di costi prodotti dall’ente gestore locale (CAM). Significa che le tariffe vengono decise dal CAM. Pertanto bisognerà recuperare i crediti maturati nel biennio 2009/2011 e bisognerà adeguare le tariffe agli attuali costi del CAM. Per il resto va tutto bene, o quasi, come recita il documento del PD. Intanto perché non pensare a ridurre i costi, a cominciare da quelli energetici (la Gran Sasso dell’Aquila ha un terzo di costo energetico rispetto al CAM)? Perché non unificare subito i 3 enti gestori a livello provinciale e farne uno solo? Inoltre è assolutamente necessario rivedere il sistema delle fasce agevolate (chi consuma meno), innalzando il limite da 30 metri cubi di consumo ad almeno 50 metri cubi, con l’obiettivo umano di ridurre la tariffa dell’acqua e non di innalzarla. Infine nell’iniziativa del PD non si fa riferimento alcuno ai motivi che hanno portato il CAM sull’orlo del fallimento; in questo quadro non si può dimenticare che sono state diverse le campagne elettorali effettuate e tutte vinte sulla pelle del CAM. Mentre, per tornare alla riduzione della spesa, secondo fonti attendibili gli stipendi dei dirigenti, comprensivi di bonus e rimborsi, continuano a lievitare. Si può iniziare la riduzione della spesa iniziando dai dirigenti? Sinceramente penso che i limiti del CAM siano strutturali e che debbano essere modificate organizzazione del lavoro, qualità di interventi e di investimenti sulle reti, gestione trasparente…come l’acqua richiede”.