Avezzano. Annullato dal tribunale del riesame il provvedimento di sequestro dei beni ordinato dal gip del tribunale di Avezzano Paolo Taviano nei confronti dell’imprenditore Vincenzo Angeloni, accusato di evasione fiscale per le vicende legate alla squadra di calcio Valle del Giovenco. Non risulterebbero, infatti, indizi in cui Angeloni fosse all’epoca amministratore della società calcistica sotto accusa. Erano stati sequestrati circa 260mila euro in beni immobili, e in particolare due appartamenti a Roma. Secondo l’accusa, l’evasione fiscale ammontava a due milioni di euro con fatture emesse per operazioni inesistenti. Le fiamme gialle avevano accertato anche l’emissione di fatture che coprivano operazioni inesistenti, motivate da “pubblicità”, per 1.750.000 euro. Il tutto a carico dell’ex società sportiva di calcio Valle del Giovenco. Le indagini avevano portato i finanzieri della compagnia di Avezzano a eseguire a un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 615mila euro considerando anche il secondo accusato, Sabatino Stornelli, originario di Paterno, frazione di Avezzano. Beni intestati ai due amministratori, uno di fatto e uno di diritto, della fallita società di calcio, già finita nel mirino della Guardia di finanza, prima di Napoli e poi di Avezzano. Angeloni è assistito dall’avvocato Antonio Milo.