Avezzano. Parte una spedizione estrema che vedrà protagonisti due marsicani e avrà finalità benefiche. Il viaggio avrà inizio il 10 Agosto con destinazione Bolivia e i protagonisti di questa avventura ai limiti saranno Ernesto Macera Mascitelli di Gioia dei Marsi e Patrizia Sauli di Civitella Roveto tenteranno di attraversare il Salar de Uyuni nella Regione di Potosì. Si tratta di 12mila chilometri quadrati ed è il più esteso lago salato del mondo, nei pressi del confine con il Cile e a ridosso delle Ande Boliviane. L’area si trova a 3.800 metri di altitudine e ha la particolarità della sua crosta di sale con spessore cha da 10 metri arriva mezzo metro. L’impresa è stata presentata ieri mattina nella sede della Provincia dal presidente Antonio Del Corvo, alla presenza dei consiglieri provinciali Felicia Mazzocchi e Gianluca Alfonsi, del sindaco di Gioia dei Marsi Gianclemente Berardini, del vicesindaco di Civitella Roveto Franca Lelli, dei rappresentanti del Vis (Volontariato internazionale sociale che opera per conto delle Opere salesiane Don Bosco) e dei rappresentanti della Scuola italiana Nordic walking). I due atleti hanno spiegato, nel corso dell’incontro, come affronteranno in sei giorni l’impresa, in totale autosufficienza e senza alcun aiuto esterno, tra le insidie di una forte escursione termica (+10° e -25°), con raffiche di vento che ad una velocità di 100 chilometri all’ora che renderanno ancora più ostile la temperatura percepita e con una superficie totalmente coperta di sale. La provincia, oltre a dare risalto all’impresa benefica destinata al “Proyecto Don Bosco”, si attiverà per la diffusione di una pubblicazione sul progetto.
I due avventurieri dovranno muoversi completamente coperti, soprattutto negli occhi, per evitare gravi danni fisici. Dormiranno in tenda monoposto da alta quota e si alimenteremo esclusivamente con integratori sotto forma di barrette e compresse, il tutto caricato e trainato su un carretto in lega leggera a tre ruote da montainbike appositamente costruito. L’obiettivo sarà quello di compiere la traversata in meno di sei giorni da Colchani a Llisa ( circa 180 Km) percorrendo lo stesso tragitto che nel 1994 compì Carla Perrotti nota eploratrice degli anni 90 ( attualmente detentrice del record di traversata in solitaria con sei giorni), il ritorno prevede anche una ascensione al Vulcano Tunupa 5432 metri. Sia alla partenza (Colchani), sia all’arrivo (Llica) avranno un Notaio o un Ufficiale di Polizia che certificherà la data e l’ora.
Sui due carretti verranno poste delle aste telescopiche con installate telecamere digitali che riprenderanno tutta la traversata, inoltre saranno dotati di un registratore per la registrazione del diario quotidiano; tutto ciò servirà per documentare totalmente l’impresa e utilizzare i contenuti per la realizzazione di un documentario (oltre al libro che ha scritto la Perrotti, non esiste molto altra documentazione al riguardo).